Superficialità: no! Serenità, dalla fede!
S > Superficialità
Lc 17,26:
"Mangiavano e bevevano... ma piovve fuoco dal cielo".
Incantami, Signore, delle persone serene ma attente, attente ma serene!
Salvaci,
Signore, dalla spensieratezza alimentata di risate sguaiate, di musica
assordante, di fretta nevrotica, di hobby impallinanti, di tifo alienante, di
scampagnate d'evasione, di orto in campagna pensiero fisso e soddisfazione
suprema del nostro tempo libero...
Signore Gesù!
Donaci la serenità del cuore, frutto della pace con Te, ma salvaci dalla
spensieratezza superficiale!
Salvaci dalla
superficialità che dissecca le nostre conversazioni quotidiane: i discorsi
sull'autobus, le chiacchiere dal dentista, e perfino i nostri discorsi in
famiglia sono spesso parole e toni che potrei usare anche mentre mi faccio la
barba o il trucco, sbadatamente!
Insegnaci,
Signore, anon mangiare e bere spensieratamente per mangiare e per bere, ma per
amare e per servire!
Salvaci,
Signore, dalla spensieratezza di chi campa al mondo senza ricordarsi mai di
tutti coloro che la sua indifferenza sta uccidendo chissà dove.
Salvaci, Signore, dalla spensieratezza di chi campa al mondo senza
domandarsi mai cosa davvero vuol fare della sua vita oltre mangiare, bere,
dormire, abbracciare, fare week-end, vedere i figli crescere e... morire!
Salvaci
soprattutto appunto, dalla spensieratezza di chi vive senza ricordarsi mai di
dover morire, tragico sciocco!
Nel panorama
di gente spaparanzata sulle panchine d'aspetto della vita, afferrati alle mille
valigie del nostro superfluo, frenetici paraocchiuti o ridanciani
sonnecchianti, svegliaci, Signore, e liberaci, con il campanello d'allarme
della paura di non arrivare "vivi dentro" alla morte!
Signore, Tu
che hai detto "chi cercherà di salvare la propria vita la perderà",
liberaci dalla spensieratezza ricordandoci spesso la tua venuta così da farci trovare
con le mani il più possibile libere per correrti incontro e abbracciarti!
Dònami mani
libere, desiderose di perdere e regalare ben più che di prendere e pretendere!
Liberami, Signore, dalla spensieratezza come dell'incupimento.
Fammi pensante
quel tanto che basta per intuire tutte le possibilità d'amore e di gioia che mi
metti davanti e spensierato quel tanto che me lo permette la fede nella tua
Provvidenza.