Diversi: dal "mondo"
D > Diversi
Sap. 2,15: "Le
strade del giusto sono del tutte diverse".
Dammi occhi
nuovi, Signore, per guardarti disincantato ed accorgermi di quanto strano fosse
il tuo stile di vita, zingaro in nome del Regno, nobile, istruito e pur
mendicante, religioso e contestatore della tua Chiesa, attorniata da un
drappello di pescatori così incoscienti da abbandonare le famiglie per
seguirti, curato e finanziato da uno stuolo di donne vagabonde affascinate
dalla tua Parola.
Fammi
riflettere e verificare se io che mi dichiaro seguace di uno stravagante come
Te, se io invece mi presento come una brava persona qualunque, distinta e
onesta come il mio vicino di casa, che si dichiara convinto che la morte sia la
fine di tutto.
Fammi strano,
Signore, in mezzo agli altri, allo stesso modo di come tu fosti strano in mezzo
ai tuoi. Tu parlavi in terra a nome del Cielo. Io voglio presentarmi come uno
che vive in terra ma il suo cuore è in Cielo: voglio abitare a casa mia come in
una camera dall'albergo, come se ci dormissi di passaggio. Voglio guardare il
mio orologio e la mia agenda ma la gente deve poter vedere che io socchiudo un
momento gli occhi perchè voglio ascoltare la Tua voce che mi spiega cosa farne
del mio tempo.
Voglio
abbracciare la mia famiglia, voglio stringere chi amo, ma la gente deve potersi
accorgere da come li tocco che, stranamente, li amo e li curo come se fossero
d'altri, più tuoi che miei.
Voglio
sistemare la mia casa in modo che, entrando, si possano conoscere le mie
passioni: la passione per il mondo con quadri di paesaggi lontani, passione per
la povertà con l'essenzialità dell'arredamento, passione per l'amicizia con un
grande tavolo e tante seggiole, la passione per Te, Signore, appassionato dei
Poveri, presentandone uno, almeno dipinto, da un poster in bella mostra sulla
parete.
Voglio
comportarmi da strano, Signore, in questo mondo schiavo dell'immagine, vivendo
sereno senza curarmi della bella figura, della carriera, della mia prestanza
fisica giovanile, compatendo i divi dello spettacolo, le stelle della canzone e
soprattutto i fortunati benestanti: la mia ricchezza è il tesoro del Tuo
sguardo!
Voglio trovare
i modi per essere di scandalo a chi legge il Tuo Vangelo come il codice del
galateo: mi farò vedere amico del Barbone e frequenterò quei posti della mia
città dove non ci passa la gente per bene, ma ci passavi Tu!
Aiutami,
Signore, a non "sistemarmi" in questo mondo sazio, superficiale,
scintillante e disperato. Voglio ricordarmi che Tu hai detto: "Guai a voi
quando tutti parleranno bene di voi!".