Trinità: copiata nella famiglia "Date al Signore ... la Sua gloria"
T > Trinità
Sal 96, 7: "Date al Signore, famiglia dei popoli, tutta la Sua
gloria".
Pagante, il
Padre paga il nostro Amore con la vita del Figlio: il coniuge si gioca la vita
per l'altro. Fra differenti, il Padre non è il Figlio e neppure lo Spirito:
così il coniuge non accetta ma accoglie reciprocamente la differenza
dell'altro.
E' gioia, di
eterna beatitudine, nell'amplesso dei Tre. Primissimo dovere del coniuge,
nonostante tutto, la gioia.
Ricomincia,
Dio ricomincia sempre ad amare il Suo Popolo. Al cuore dell'amore coniugale il
perdono sempre, anche se non sarà ricambiato.
Carnale, il
Padre e lo Spirito incarnano il Figlio per amore dell'uomo: il corpo dei
coniugi sarà sempre strumento di servizio e di amore.
Personale, i
Tre si amano uno distinto dall'altro: i due si amano di un amore unico rispetto
a tutti gli altri amori.
E pur tuttavia
universale, la Trinità non ci resiste a restarsene sola nella sua gioia ma
deborda su di noi: l'amore coniugale vero trabocca soprattutto sui mai amati.
Pensante e
progettuale, l'amore dei Tre ha dei sogni e dei progetti su di noi: i coniugi
non pensano e amano ma pensano amando e amano pensando.
Predilige,
come Javhè predilige un piccolo Popolo e Gesù predilige Giovanni e gli Ultimi,
l'amore coniugale predilige il coniuge più debole e insieme i più deboli.
Sempre nuovo,
i Tre non si stancano mai della loro compagnia, sanno raccontarsi una storia
senza fine: anche i coniugi sanno raccontarsi storie senza fine.
Irreversibile,
anche l'amore del coniuge non "cambia opinione" nonostante tutti i
cambiamenti dell'altro. Vulnerabile, il Dio cristiano sa soffrire, fino alla
Croce: il coniuge sa lasciarsi ferire oltre ogni corazza, per amore, perdonante
per amore.
Di passaggio,
il Dio cristiano è un Dio di passaggio, nel senso che il Suo Popolo è sempre di
passaggio e anche la Chiesa soprattutto è di passaggio, fino a che "Dio
sarà tutto in tutti": Anche i coniugi credenti vivono in pienezza il loro
amore, venato dall'attesa impaziente di quando sarà pieno tra loro, con i
figli, con tutta la Storia, soprattutto con chi non avrà conosciuto l'Amore.