Chiamata: personale
C > Chiamata
Is. 49,1: "chiamato fin dal seno materno."
Ricordo quando per la prima volta il mio bimbo chiamò Mamma, o Papà: era
come se una parte sconosciuta dell'universo si rivelasse, perchè ero diventato
veramente qualcuno per qualcuno che conta. Ricordo quando per le prime volte
telefonavo alla persona che aveva rapito il mio cuore. Più ancora quando quella
persona chiamava me. Quel nome, il mio nome, che avevo sempre accettato come un
dato di fatto scontato, diventava improvvisamente un nome ricco di una magia
unica, capace di risvegliare sentimenti ignoti nel mio cuore.
Ricordo quando
chi amavo ha pronunziato per l'ultima volta il mio nome. Aspettavo con ansia
che lo sussurrasse, ed ecco finalmente il mio nome. Forse soltanto il nome. Ma
in quel nome chiamato per l'ultima volta c'era scritto ben più di un lungo
testamento, quel nome risuonava più di una cara canzone, quel nome diceva tutto
quello che non ci si era potuto dire mai.
Quante volte la tua Parola dichiara apertamente che Tu ci hai chiamato uno
per uno per nome!
Non mi hai chiamato,
Signore, soltanto con nome collettivo di Popolo, ma hai chiamato personalmente
me di tra la folla, nella fiumana infinita dei viventi, e mi hai consegnato il
dono della salvezza. A me. A me come se io fossi l'unica persona della Storia!
Concedimi, Signore,
la tenerezza profonda di saper chiudere gli occhi per riascoltare col cuore il
mio nome sulle labbra più amate della mia vita. E poi, con lo sguardo della
fede, fantasticarmi il tuo volto, fissare i tuoi occhi, e sentire pronunziato
per sempre il mio nome dalle Tue labbra.
Insegnami a
restare a lungo davanti al tuo Libro aperto senza leggerlo, davanti alla tua
immagine crocifissa a occhi chiusi, davanti all'enigma del Tabernacolo per
avere anch'io l'illusione-verità di essere distintamente chiamato per nome.
Allora saprò chi sono. Sono colui che Tu hai chiamato!