Vincere: o perdere?
V
Rom 12,21: "Non
lasciarti vincere dal male".
Tu, Signore,
che potevi vincere tutti, ai scelto di perdere. E invece io vorrei vincere sempre
e su tutti i fronti. Ma Tu mi rispondi...
Vorrei vincere
ed avere ragione soprattutto in famiglia. Ma Tu mi domandi ancora una volta:
"E' meglio avere ragione o avere amore?". Non sarà forse il vero
vincente chi scopre le ragioni che l'altro ha, magari senza neppure
accorgersene?
Vorrei vincere
nei rapporti personali, sentendomi sempre un po' migliore di chi ho di fronte.
Ma Tu mi ricordi che sei venuto soltanto per quelli che si riconoscono
peccatori.
Vorrei vincere
nella stima degli altri. Vorrei essere più stimato dell'altro. Ma Tu Vuoi
essere la prima persona dalla quale devo desiderare di essere stimato: è il Tuo
sguardo che conta!
Vorrei vincere
nella carriera nella scala sociale. Ma Tu mi sorridi indicandomi quanto triste
diventi la vita di chi passa la vita a passar davanti a chi gli sta davanti!
Vorrei vincere
contro i miei limiti fisici, da quel naso che ci vorrebbe il chirurgo plastico
fino ai malanni, fino alla malattia seria: "Lotta fin che devi, fin che
puoi. Ma poi accogli la sconfitta e il limite come qualcosa che ho permesso Io,
Tuo Signore. Senti pungere, ma sono le spine di una rosa!"
Vorrei vincere
contro me stesso: mi metto a dieta, smetto subito di fumare, prego un'ora al
giorno e ci devo riuscire, mi impongo questo e quest'altro... "Si, fai
bene a impegnarti. Ma non per il gusto della vittoria. Piuttosto per la gioia
di essere migliore così da saper amare di più!".
Vorrei vincere
almeno con i figli e con chi dipende da me. "Ma il dominatore non paga
spesso il suo potere effettivo con la solitudine affettiva?".
Vorrei far
vincere la verità, dalla parentela al condominio, dallo sport alla politica
fino alla religione. "Ma sei sicuro di volere che vinca la verità o non
vuoi forse che vinca la tua verità, cioè te stesso?".
Vorrei vincere
contro l'età che avanza, le forze si fiaccano, i capelli si imbiancano: dieta
sana movimento, controlli del peso, possibilmente sport.. "Si, tutto bene.
Ma poi saprai accogliere la nuova ruga o la nuova debolezza come il bambino,
che, quando non ce la fa più, si lascia andare nelle braccia di mamma, senza
rimpianti. Si, senza rimpianti!".
Mi permetterai
almeno di desiderare di "vincere" il Paradiso! "Ah, quello
certamente si, ma non per chissà quali tue medaglie: solo per la mia
misericordia che ti vuole nuovamente nelle braccia che ti hanno amato, e nelle
braccia di chi amato non fu mai, e soprattutto nelle mie braccia!"