Giudizio: liberatore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Giudizio: liberatore

G > Giudizio
 
Sal. 29: "Ti esalto perchè mi hai liberato".
 
Concedimi, Signore, di incontrare persone che, essendosi consegnate nelle tue mani, si sono liberate di tante schiavitù: il loro sguardo lucente e pur pacato, il loro sorriso affettuoso e pur modesto, la loro parola precisa ma rispettosa, il loro atteggiamento cordiale ma intenso, il loro rapportarsi intimo ma non intimista, tutto di loro li dice persone abitate da quella pace che spezza, anzi, scioglie ogni catena. L'esperienza di Te, Signore, mi liberi anzitutto dalla paura di vivere e dalla paura di morire. Vorrei poi, Signore, che tu provassi a liberarmi almeno un poco dalla paura di soffrire: se Tu sei crocifisso sulla croce perchè dovrei io allontanarmi dalla mia croce che mi permetti?
 
Il tuo sguardo, Signore, mi liberi dal potere degli sguardi degli altri! La tua compagnia, Signore, mi liberi dalla paura della solitudine.
 
Signore Gesù, dònaci luce di Verità per scoprirci schiavi del benessere, della moda, dell'immagine, della TV, del consumo, della fretta, e perfino della cordialità, veleno mortale per rapporti veri e profondi! Signore Gesù, dònaci luce di Verità per scoprirci schiavi del padrone più feroce: schiavi di noi stessi, della nostra spontaneità, delle nostre difese, delle nostre sicurezze, dei nostri affetti paralizzanti! Cioè di noi stessi!
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