Giovani: sani
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Tt. 1,15: "Tutto è puro per chi è puro".
Fammi attento a questi ragazzi che si scoprono improvvisamente fisicamente forti, così da illudersi di competere con l'adulto, così da imbattersi nel disprezzo verso l'anziano, così da rapportarsi con la ragazza come il forte verso la preda: ispira ad essi un benevolo sorriso di autoironia!
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi accerchiati dal mito dello sport, vissuto come l'affermazione suprema che mette la forza dell'uomo in competizione con la forza della belva, fino a fare dell'uomo stesso una belva: concedi a questi ragazzi il gusto per l'incontro con il Malato e l'Anziano, terapia indispensabile per la loro crescita davvero umana!
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi che il tumultuoso sviluppo fisico porta a vivere in allegra, esuberante, grossolana superficialità: dona loro di incontrare uomini, donne, ragazze, capaci di fare loro assaporare il gusto esotico dell'interiorità, della tenerezza, dell'incantamento.
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi che scoprono improvvisamente il proprio corpo come sola genitalità, fissandosi nella ricerca maniacale di un assillante piacere solitario, perdendo la strada del sesso come scoperta dell'altra, come rapporto, come donazione, come amore: metti Tu sulla loro strada coppie luminose per l'entusiasmo di regalarsi a vicenda, per l'entusiasmo di regalarsi insieme agli altri!
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi che ricordano con crescente imbarazzo i momenti di intimità con Te, accanto alla Nonna, davanti al presepio, increspando le labbra di un facile, beffardo sorriso verso le "cose" della fede: mettili presto davanti al Mistero della sofferenza innocente, presto davanti al Mistero di un travolgente innamoramento, porte socchiuse sul Mistero dell'Invisibile per l'ingresso nell'Imponderabile.
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi catturati dalla compagnia, decapitati del loro pensiero, per pagare l'accoglienza nella combriccola con la sudditanza al prestigio del più forte: affianca a loro l'Adulto, genitore, educatore, che sappia fargli gustare il fascino del silenzio, l'incanto del fiore e del cielo stellato, l'attrattiva del documentario televisivo.
Fammi attento, Signore, a questi ragazzi storditi dal rumore della discoteca precoce il sabato pomeriggio, risucchiati dall'urlo del tifo calcistico, allucinati dal sogno del motorino ultimo modello, avviluppati dal mondo luccicante dell'immagine rampante: ispira Tu al loro cuore la simpatia per chi saprà farli incontrare con l'incanto misterioso e struggente, preziosissimo, del Povero!