Gesù: perturbatore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Gesù: perturbatore

G > Gesù
Mc. 3,32: "Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che ti cercano!"
Questa pagina del tuo Vangelo ci presenta il tentativo di rinchiuderti nella ristretta cerchia della tua famiglia, del tuo paese, ma tu non ti arrendi all'amore possessivo dei tuoi: la tua casa è sempre posta oltre il confine. Il tuo e nostro cuore non è fatto per affetti piccini ma per amori universali!
Proprio l'apertura universale del cuore di Elia e di Eliseo, come del tuo, proprio questa apertura ti ha fatto allontanare i più vicini. Insegna anche a noi a prendere le distanze da quei vicini, fosse anche la nostra famiglia, che ci vogliono tutti per sè.
Dona anche a noi di vincere il momento iniziale di perplessità davanti a chi sentiamo come invasore della nostra vita, della nostra famiglia, del nostro ambiente, della nostra patria, aprendoci all'accoglienza del Diverso.
Grazie, Signore, per averci chiamato a vivere nella Chiesa "cattolica", cioè universale. Concedici di vivere realmente nella Chiesa cattolica con cuore cattolico, cioè universale!
Tu sai, Signore, come ciascuno di noi si sente protetto da coloro che, intorno, gli vogliono bene. Protetto dalle amicizie di cui dispone, protetto dalle mura solide, calde, rassicuranti della propria casa, protetto dalla sicurezza dei sentimenti della propria famiglia, dei propri amici.
Tu sai, Signore, come io guardi il Marocchino per strada con sguardo benevolo e paternalista, forse perfino intenerito, fino a che non bussa alla porta della mia casa.
Tu sai che quando mi svela la situazione drammatica di solitudine e di abbandono in cui vive, il prezzo strozzino che paga per vivere in un garage, la separazione senza telefono dalla propria famiglia, allora lui riesce a bussare alla porta del mio cuore: ecco che allora lo sento invasore della mia vita, della mia tranquillità, della mia pace crudele.
Impediscimi di essere sordo, cieco e muto quando qualcuno, dall'"esterno" della mia famiglia o del mio giro mi apre orizzonti che non vorrei mai aver intravvisto.
Apri, Signore, apri tu questa mia casa che io non ho il coraggio di aprire, per lasciarmi interpellare dalla visita inaspettata del forestiero al mio cuore.
Fammi capace di non vivere il "forestiero al mio cuore" come aggressore ma come tuo dono nuovo, garanzia di perenne giovinezza al mio cuore.
Insegnami a misurare l'età delle persone, a valutare la giovinezza del loro cuore, dal coraggio e dall'entusiasmo con cui escono dalla prigione del loro mondo "piccino", aprendosi alla novità degli sconosciuti, tuo dono sempre nuovo per chi ti cerca.
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