Cultura: e scuola
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Gc 3,1: "Non fatevi maestri"
Incantami di
coloro che vivono con ardore la passione dell'insegnamento, dai docenti alle
catechiste, al punto da star male fin tanto che non accendono nel cuore dei
giovani, accerchiati dal rumore, lusingati dalle mode, insidiati dalla
superficialità, la scintilla di una intelligente curiosità.
Fammi attento
al dramma dei miliardi di analfabeti in questo mondo, tentati di vivere con
l'istinto della belva, preoccupati soltanto di mangiare per vivere senza
domandarsi cosa farne della vita.
Ma spaventami
altresì di quella scuola che innesta disinvolta la marcia della concorrenza,
per produrre diplomati e laureati che cercheranno soltanto di sistemare se
stessi, ricavando un cantuccio sterile e profumato in questo mondo grondante
lacrime e sangue.
Insegna ai
docenti il gusto vivace di conoscere anzitutto gli alunni ai quali insegneranno
la matematica, prima di conoscere la matematica.
Tocca il cuore
degli insegnanti per farli innamorare non di chi riesce meglio ma soprattutto
di chi fatica di più, incuriosendoli delle loro famiglie, delle loro storie,
delle loro ferite!
Dona a chi
sceglie la propria professione il coraggio di scegliere non solo in base alle
prospettive professionali ed occupazionali, ma a secondo delle proprie vere
inclinazioni. E soprattutto in vista di un lavoro più socialmente utile, più
adatto a vedere trasformata la professione in un servizio.
Apri nelle
nostre scuole lo spazio per Te, Signore! Lo spazio per Dio, nè ignorato nè
imposto, per liberare nel cuore dei nostri giovani la ricerca dell'Invisibile, l'attenzione
al Mistero, la venerazione dell'Uomo, la speranza dell'Eternità!