Martirio: come testimonianza
M > Martirio
Mt. 10,18:
"Per causa mia, per dare testimonianza".
Fammi
consapevole, Signore, dell'esempio "e del martirio" della mia vita
per la vita dei fratelli: non l'ambiziosa ostentazione di me ma la trasparenza
della tua forza nel mio cuore, nei miei gesti.
Fammi esempio
e "martirio" di gratuità nell'amore in questo mondo dove tutto sembra
dover essere pagato, magari anche soltanto raccogliendo l'ammirazione della platea
davanti al itio palcoscenico. Fammi esempio e "martirio" di
contemplazione dell'invisibile, in questo mondo dove sembra esistere soltanto
quello che può essere toccato, pesato, scrutato, posseduto.
Fammi esempio
e "martirio" di nascondimento in questo mondo dove tutto sembra
muoversi nella scia del divismo, nella spasmodica ricerca di un'immagine sempre
più luccicante.
Fammi esempio e "martirio" di
fedeltà nelle amicizie, negli affetti, negli ideali, in questo mondo dové chi è
fedele viene considerato figlio della paura di novità, dove la labilità dei
sentimenti e delle convinzioni passa per libertà dell'adulto privo di
complessi.
Fammi esempio
e "martirio" della delicatezza dei sentimenti in questo mondo dove la
volgarità degli atteggiamenti e la violenza delle parole passa per superamento
delle inibizioni e per forza di personalità. Fammi esempio e
"martirio" di scrupolosa onestà in questo mondo dove l'onesto è
considerato un incapace di sfruttare le opportunità dell'interesse.
Fammi esempio
e "martirio" di iniziativa e fantasia nell'invenzione" di opere
buone e generose in questo mondo dove la pigrizia viene chiamata "santa
pace", dove l'impegno è giustificato solo dal guadagno: "non si fa
niente per niente!".
Fammi esempio e "martirio" di amore
per chi non è amato e per chi non saprà riamarmi in questo mondo dove si chiama
amore il gesto di possedere l'altro anzichè donarSi e servirlo.