Attimo: nell'eterno del tempo liturgico
A
1Cor: "Tutti saremo trasformati in un attimo"
Ambienta, Signore, il mio cuore agli spazi e
ai tempi di questo anno liturgico che trova nella Pasqua la sua pienezza,
nell'Avvento il suo inizio, nella Quaresima la sua militanza, e nella
Pentecoste il suo maturare: voglio dilatare gli orizzonti delle mie piccole
giornate dentro la più vasta prospettiva della storia umana che l'anno
liturgico rivive ogni anno. Vivremo l'attimo nell'abbraccio dell'eterno.
Insegnami a rivivere i sentimenti dell'Avvento alimentandomi in cuore le
sensazioni e i palpiti di miliardi di uomini che inconsciamente, dalle caverne
ad Abramo, attesero un Qualcuno.
E a rivivere l'oscura, drammatica, esaltante
attesa dei discendenti di Abramo: il fremito delle attese universali possa
percorrere i piccoli palpiti del mio piccolo cuore!
Insegnami a rivivere in cuore "nel tempo
di Natale" i sentimenti di stupore, di esultanza, di tenerezza, di povertà
e di fede che furono di Maria inginocchiata davanti al frutto del suo grembo
che non capiva bene di dove fosse entrato nelle sue viscere: è il Natale!
Insegnami a riprodurmi in cuore "nel
tempo di Quaresima" la lotta che Tu, Figlio di Dio, hai ingaggiato con il
Divisore nel deserto, dandomi di percepire ogni mia giornata come inesauribile
campo di battaglia fra il bene e il male, fra Dio e l'Oppositore, fra i miei
sogni e le mie miserie: in questo mondo di tristissimi "tiriamo
avanti", fammi perenne militante verso il sogno di bellezza che Tu sogni
per me e per tutti. E' la Quaresima del combattente. Voglio sentirmi
combattente in una folla di sconfitti!
Insegnami a
nutrire nel mio cuore "nel tempo di Pasqua" le più audaci speranze
non solo per un mondo più bello ma perfino per un me stesso più bello. In un
mondo di rassegnati, di routinari, di "realisti", di prevedibili,
fammi imperdonabile sognatore, sulla scia luminosa della tua Resurrezione: è la
Pasqua! Insegnami a vivere il sentimento della lenta, inesorabile, feconda
maturazione, come la terra buona del mio cuore che sa di custodire dentro il
seme dello Spirito, e si lascia crescere dentro, nel quotidiano del "tempo
ordinario" la fioritura che lentamente colora e profuma questo mondo
insipido e grigio: è il tempo dopo la Pentecoste, fino al prossimo Avvento.
Fammi
consapevole, Signore, ogni giorno dell'anno, di avanzare vivo, dentro la
parabola di tutto il tempo, in cammino verso la perenne primavera dell'eternità:
i miei attimi profumeranno perenni e coloriranno indelebili.