Re: coronato di spine
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Mt 27,29: "... intrecciata una corona di spine...".
Infinitamente grazie, caro evangelista Luca, perchè tu solo, fra tutti gli
evangelisti, ci riporti questa scena colossale dell'ingresso del primo cittadino del cielo: il Ladrone. Ti
discosti perfino da Marco, che racconta invece come
entrambi lo insultassero.
Ma tu Luca, narratore della mansuetudine del Cristo, stenografo di tutti i
suoi gesti di misericordia e di simpatia per i peccatori, non potevi lasciarti sfuggire questo particolare:
il Cristo regna perdonando.
Perdonando i crocefissori e perdonando fino al cielo quel Ladrone che è
l'unico, in tutto il Vangelo, a chiamare per nome Gesù col nome di Gesù e basta. Come si chiama un amico.
Noi ti ringraziamo, Signore Gesù, per questo Tuo stile di nuova regalità,
nel servizio e nel perdono.
Ma Tu ci hai insegnato l'alternativa: o servire o servirsi!
Dall'alto della Tua croce insegni come dalla più credibile delle cattedre,
la Tua lezione d'amore, scritta nel sangue: "perdona loro: non sanno
quello che fanno!".
Tu Ti sei fatto di lassù ministro regale di riconciliazione tra tutti,
manifestata nella riconciliazione offerta dal Padre a quel Tuo compagno di tragicomica sventura: "oggi sarai con
me nel mio Regno!"
Perdono e riconciliazione: le due braccia di Cristo Re! La croce: il Tuo
trono!
Insegnaci a mangiare, bere e dormire non perchè abbiamo fame, sete o sonno,
ma per poter continuare a costruire il Tuo Regno.
A lavorare non tanto per lo stipendio ma perchè serve a tutti, nel disegno
del Tuo Regno.
A curarci e a istruirci non per paura del male o per disprezzo
dell'ignorante, ma per meglio abilitarci a servire il Tuo Regno.
A pregarTi non perchè è dovere o perchè è bello, ma per dare voce all'ansia
struggente del Tuo Regno!
Ad abbracciare non per essere abbracciati soltanto ma per inaugurare e
assaggiare qui in terra l'atteso abbraccio con
Te e con tutti, nella primavera senza fine del Tuo Regno, seminato in terra e
fiorito in cielo!