Dio: senso di tutto! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Dio: senso di tutto!

D > Dio
 
 
Nm 27,16: "Dio vita di ogni vivente".
 
Grazie Signore, perchè la fede in te cambia anzitutto la mia esistenza: io non sono più l'incontro di due cellule che neppure i miei Genitori sapevano cosa sarebbero diventate. La novità è che io sono un sogno tuo dall'eternità: io sono un incommensurabile valore quand'anche decidessi di vivere buttandomi via! Grazie Signore, perchè non sono nato a caso in quella famiglia, in quel continente, in quel secolo, in quell'attimo. Non ho incontrato per caso la persona che avrei amato per sempre. E mio figlio non era più mio figlio, ma soprattutto tuo figlio, affidato alla custodia delle mie fragili dita. La novità è che i miei passi sono guidati da una mano provvidente lungo un disegno già scritto. Così il domani non mi fa più paura, anche se mi riserbasse la più amara delle sorprese.
 
Il mio lavoro, Signore, non è più soltanto il mio lavoro. Le pentole della mia cucina come il più avanzato processore informatico sono il prolungamento della tua opera creativa: perchè tu Creatore, hai creato dei creatori. La novità è che l'Universo sarebbe rimasto incompleto senza la mia pennellata. Così ogni mio lavoro non mi porta soltanto al 27 ma mi conduce sulle vie sognate della tua onnipotente fantasia creativa: il creato, uscito dalle tue dita, è riconsacrato nelle tue mani.
 
Il mio pensiero non è più soltanto una reazione chimica fmo ad oggi inspiegabile e le norme della mia morale non sono più costruite dalla sedimentazione secolare delle convenzioni dei popoli. La novità è che quella "Voce" che sento nella mia coscienza, è la tua voce. E se l'ascolto, allora si che scopro le vie della gioia!
 
E l'amore non è più la forma cosciente della legge di gravitazione universale, formula chimica e modificabile dal mio sistema nervoso. La novità è che l'Amore è la somiglianza con Te, che sei l'Amore; e chi sta nell'Amore sta in Dio!
 
Anche la morte, per il credente, è una cosa nuova: non è più la fine ma l'inizio. Dammi, Signore, sguardo attento, penetrante, perspicace sempre, per leggere in trasparenza la tua filigrana nel biglietto d'ingresso alla vita che mi sono trovato in mano senza saperlo!
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