Gioia: dilatata!
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Sal. 119,32: "Grazie perchè ai dilatato il mio cuore!".
Salvami, Signore, dalla felicità finta di un cuore piccino, un cuore che si crogiola delle proprie piccole gioie, sordo e cieco davanti alle gioie degli altri.
Salvami dal pericolo di vivere barricato nella pigrizia dorata della mia casa, nella cerchia asfittica dei miei pochi amici, nella intimità gelosa e golosa della mia famigliola.
Insegnami il gusto per il rischio di desiderare la gioia degli altri come la mia. Insegnami il rischio di trovare la mia gioia soprattutto nel godimento della gioia di chi mi stà intorno, moltiplicando i posti a sedere attorno alla tavola del mio cuore.
Insegnami a guardare con malcelata compassione gli amici che passano "serenamente" la domenica blindati nella propria casetta o ridanciani al ristorante con i propri amici superficiali di sempre, senza allungare gli occhi e riempirsi il cuore della gioia del prossimo.
Fammi capire il pericolo che corro quando tengo la mia gioia soffocata nel mio cuore piccino, come un fuoco tappato nel caminetto.
Dona anche a me, Signore, un cuore capace di appassionarsi dei sentimenti che vivono nel cuore degli altri.
Davvero vorrei, Signore, come dice l'Apostolo Paolo, ridere con chi ride e piangere con chi piange. Dònami, Signore, un cuore libero di volare, libero di amare, libero di esultare, libero di prendere a braccetto la gioia di tutti, soprattutto quando è una gioia che io non potrò provare mai.
Dilata, Signore, il mio cuore a immagine del tuo, per farvi entrare e palpitare il cuore di tutti quelli che incontro!
Incantami, Signore, delle persone che sanno incantarsi davanti ai miracoli quotidiani della tua imprevedibile fantasia!
Insegnami a vivere una vita fatta delle tante vite degli altri, succhiandone con coraggio gioie e dolori, anticipo in terra di quel tuo Cielo: lì vivremo tutti dentro il tuo cuore dove palpiteremo tutti del cuore di tutti: incantami di chi vive così in terra l'anticipo del cielo!