Amicizia: facile a dirsi, difficile da vivere - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Amicizia: facile a dirsi, difficile da vivere

A > Amicizia
Prv 27,10: "Meglio un amico vicino che un fratello lontano".
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non farmi bastare un cosiddetto Amico sicuro che lui mi vuole bene ed è sempre pronto a farmi del bene e basta. Io voglio uno che mi fissi negli occhi e mi legga dentro l'anima.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico che mi prende così come sono, rispettando le mie debolezze fino a farsene connivente. Voglio un Amico capace di "farmi male" perchè mi vuole bene.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico che per un malinteso rispetto della mia persona conservi silenzi e distenda zone d'ombra sul nostro rapporto, aggiungendo veli sul suo o sul mio cuore. Dammi un Amico davanti al quale possa vivere in una tra­sparenza simile alla mia trasparenza davanti ai tuoi occhi, Signore!
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico che sia soprattutto simpatico, che sia soprattutto rispettoso, che sia soprattutto corretto, che sia soprattutto cordiale, che sia soprattutto generoso, che sia soprattutto fedele: dammi un Amico felice di esistere accanto a me, in vivezza e disponibilità, la cui vicinanza attizzi nel mio cuore il gusto di vivere vivo, intero, armonioso, entusiasta, trabocchevole.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico chi si interessi alla mia persona senza interessarsi alle mie idee e alla mia fede. Voglio un Amico che mi ami tutto intero e non a pezzi.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico che mi domanda, il prezzo della sua amicizia distogliendomi dall'avvicinarmi ad altri Amici. Domando un Amico che sia così Amico del mio vero bene da essere felice dei miei nuovi Amici.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglie) un cosiddetto Amico che viva di ricordi, intessendo di abitudini il nostro rapporto, scambiando per solidità la scontatezza del nostro rapporto. Domando un Amico che, in posti e circostanze sempre uguali, sia sempre un po' nuovo dentro e mi renda sempre un po' nuovo dentro.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un Amico con cui chiacchierare sempre di sport, del tempo, di acquisti, di viaggi, di nostalgie.... Domando un Amico con il quale parlare, anzi, condividere, buona parte delle vicende personali ed intime della mia famiglia.
Rendimi esigente, Signore, sul fronte dell'Amicizia: non voglio un cosiddetto Amico che sia sempre pronto a danni soltanto una mano: da lui domando il cuore. Ma lui è disposto ad aprirmi il cuore se è pronto ad aprirmi anche il portafoglio.
Regalami Tu il miracolo, Signore, di Amicizie capaci di fondarsi sulla comune Amicizia con chi non ha Amici: l'Anziano, il Malato, il Povero, l'Abbandonato.
Regalami Tu il miracolo, Signore, di Amicizie che sappiano palpitare insieme per i problemi veri del mondo, per il futuro della fede nel mondo, per il cammino della storia in questo mondo. Mandami, cioè, delle Amicizie "mondiali".
Regalami Tu, il miracolo, Signore, di Amicizie con cui poter condividere il palpito e il trasalimento della tua Amicizia, Signore, nel momento prezioso della preghiera comune, della revisione di vita, nell'adorazione notturna, nel nostro abbraccio abbracciato dal Tuo abbraccio.
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