Avvento: con quali sentimenti - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Avvento: con quali sentimenti

A
2Pt: " Affrettando l'avvento del giorno del Signore"
Insegnami, Signore, a prendere in esame non solo nel tempo liturgico, ma un po' sempre, quali avventi, quali venute, fanno palpitare il mio cuore, confrontandole con Paolo quando ci invita: "abbiate nei vostri cuori gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.".
Le mie attese: l'attesa della vetta rafforza e indirizza fin d oggi il mio passo! Le attese comuni, e pur giuste, doverose. Ma l'Avvento mi invita a dilatare e approfondire le mie attese comuni. Per esempio: L'attesa di un'amicizia, di un amore, quando entreremo in costante e trasparente contatto d'anima. L attesa di capire una pagina di matematica. o il cuore di una persona enigmatica la "visione beatifica" quando "lo vedremo come Egli è" e tutti in Lui!
L'attesa di una sicurezza professionale perso il desiderio di una sicurezza professionale anche degli altri verso "una dimora dove il ladro non insidia e la tignola non corrompe".
L'attesa di una bella festa alla tavola di Natale verso il desiderio di una tavola capace di accogliere oggi qualche non accolto e un giorno in cielo tutti i mai accolti!
L'attesa di "sentire" un po', finalmente, la mia faticosa prezhiera verso il desiderio del giorno in cui, dice l'Apostolo, "lo vedremo faccia a faccia. così come Egli è!
L attesa di un corpo più bello e più in salute verso il desiderio di una corporeità salvata dal bisogno, dall'infermità., dalle passioni cieche: pacificata, armoniosa, lucente.
L'attesa del perdono sacramentale liberatorio verso l'abbraccio definitivo della sua misericordia. L'attesa operosa di un mondo più giusto, liberato dal potere luccicante e sanguinario delle "immagini" oggi vincenti verso il momento in cui verrà fatta finalmente giustizia a tutti gli "Sfortunati" e "Sfruttati" della storia.
L'attesa di sentire riconosciuta la mia dignità, nel santuario del mio cuore, abitato perfino dall'oscura presenza eucaristica verso il momento in cui io e l'universo ci inginocchieremo davanti alla mia dignità divina di figlio di Dio!
L'attesa di superare, per me e per chi amo, la muraglia oscura del dolore verso quel paese oltre il muro dove scioglieremo finalmente l'enigma della sofferenza.
L'attesa di vedere l'impegno di chi crede nell'Amore più che nel denaro e nella salute finalmente fiorire i semi faticosamente marciti e appena spuntati qui in terra
L'attesa di abbracci più intensi e più numerosi verso l'abbraccio universale....non è forse più amabile e più "coltivabile" questa terra se mi ricordo che sta maturando "cieli nuovi e terre nuove, dove Dio sarà tutto in tutti"? (Apocalisse)
.... quanto vorrei contagiare a chi amo questa dolce speranza, questa attesa palpitante e operosa, capace di rafforzare e indirizzare i miei passi!
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