Comunità: ma come? (1Cor12)
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1Cor 12,12-30: "il corpo e le membra".
Incantami,
Signore, di quel rapporto specialissimo ed unico che si crea tra i fratelli e
le sorelle che si ritrovano per leggere insieme la tua Parola, avvolta nel
giornale quotidiano ma indirizzata all'orologio, al portafoglio, alla casa, al
matrimonio, alle ferie, al cuore dei singoli comunitari.
Segnalami
l'incontro di una vera comunità con il disagio nel rapporto con i vecchi amici,
con i compagni del sindacato e con gli stessi parenti, per il fatto che con i
fratelli e le sorelle di comunità nasce un rapporto nuovo, che trascende la
cordialità e anche l'affetto spingendosi, attraverso una reciproca
autorevolezza, sul continente nuovo dei "contatti d'anima".
Abilitami a
quella conoscenza profonda di me stesso che mi rende capace di una condivisione
trasparente dalla profondità del mio cuore alla profondità del cuore dei
fratelli e delle sorelle.
Insegnami ad
accogliere e a donare il regalo prezioso della correzione fraterna senza
escludere zone delicate della mia vita, così da poter accogliere, Signore,
attraverso le parole dei fratelli, l'eco della tua Parola sui miei passi.
Mandami
fratelli e sorelle capaci di offrire la loro diligente presa a carico, per
custodire il frutto della correzione fraterna, ricevuta sotto il tuo sguardo.
Instillami il desiderio vivace di fecondare il rapporto d'affetto che vivo
nella mia famiglia con l'innesto nuovo di un'esperienza di comunità evangelica
nella mia casa, verso il traguardo della preghiera domestica.