Riposo: quello vero
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Sal 23,2: "Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare".
Signore! Tu
non ci hai fatto per il lavoro, ma per la festa! Insegnami il gusto di una
festa fatta di sorrisi, di sguardi, di stupori, di abbracci, di canzoni, di
sogni, per noi e per tutti quelli che non possono fare festa! Donaci, Signore,
il gusto dei sabati, delle feste, del riposo, delle domeniche, ma secondo i
tuoi gusti! Donaci di non scrollare presuntuosamente la testa davanti allo
spettacolo dei "condannati a divertirsi". Insegnaci invece ad
ascoltare nel profondo del nostro cuore l'urlo silenzioso dei cuori solitari
dei nostri compagni di viaggio ammucchiati nei locali di divertimento, che ci
stanno invocando senza saperlo, dalla febbre ballerina del sabato sera in
discoteca.
Insegnaci ad
ascoltare l'urlo inconsapevole che sale dalle morti folli sull'auto che fugge
veloce da questo mondo a chissà quale altro mondo, dalle file interminabili ai
caselli autostradali in tempo di ferie, dai ragazzi e dalle ragazze, penzoloni
davanti al bicchiere di birra della sbornia settimanale...
Insegnami a
serenamente liberarmi dall'imperativo categorico delle ferie esotiche, del
week-end intimista e piccolo borghese nella casetta in campagna, accanto a
quell'orticello coltivato per crearsi un'oasi nella giungla di questo mondo.
Insegnami a
fuggire decisamente davanti al delirio della partita di calcio, momento per
tanti più esaltante dell' abbraccio coniugale...
Liberami,
Signore, da un riposo fatto per dimenticare! Insegnami il gusto del riposo per
riscoprire il cuore profondo di quelli che amo, nel dialogo pacificato e
trasparente.
Insegnami il
gusto del riposo per raccogliere la canzone del creato che tu ci canti continuamente
dallo stereo della natura, ascoltato in silenzio accanto alle persone che
stimo.
Il gusto del
riposo per scoprire in pace i tesori della tua Parola scritta nella Bibbia e scritta
nel cuore di tutti quelli che festa non possono conoscere, i Poveri, i Malati,
i Soli, i Disperati.
Concedi,
Signore, alle persone che amo, di capire che nessun regalo, nè il diamante nè
la grossa moto, nè quella zuppa inglese per cui vado pazzo, nè l'assegno in
bianco, nessun regalo gradirei più che leggere con loro in calma la tua Parola
nei giorni feriali per fame così giorni tutto l'anno festivi!
Ispirami quel
gusto sereno per la festa serena con quelli che amo e con quelli che conosco
non amati da nessuno, nell'attesa impaziente della festa senza fine del tuo
cielo!