Superficialità: semplici, non sempliciotti
S > Superficialità
Lc 9,44: "Questa
frase restava per loro misteriosa".
Incantaci, Signore, delle persone semplici, luminose, profonde,
trasparenti, lineari, che ci vengono incontro senza maschere e senza corazze.
Ma liberaci parimenti
dal contagio delle persone sempliciotte, pressappochiste, superficiali,
qualunque, pacca sulla spalla, battuta pronta, sorriso spalancato, parole
vuote: liberaci dal pericolo di diventare "persone comuni".
Liberaci,
Signore, dai panorami semplificati, dipinti a pochi colori, peggio, a tinta
unica di una certa "vita tranquilla".
Insinuaci un
tenace sospetto davanti alle formule semplificate come fiori di plastica,
enormemente più semplici di un fiore vero, complesso ma vivo.
Liberaci dal
pericolo di considerare la vita una festicciola continua, disturbata dai
momenti di fatica, maledizione alleviata da sorsate di piacere!
Donaci di
vivere vita e fede nel misterioso intreccio di luce e di ombre, salvaci dalla
tentazione di avvinghiarci al mondo piccolo della nostra tremolante stellina,
noncuranti della notte universale. Insegnaci a leggere il tuo Vangelo come
buona novella, notizia di gioia, rivolta solamente a coloro che credono
nell'amore, più che nella salute!
Donami di
sperimentare la notte dell'intimità con Te crocifisso e l'amicizia con i
crocifissi di questo mondo.
Donami di
sperimentare nel mio cuore la vivezza intrepida del giorno del Risorto, si ma
risorto da morte! Permettici di scoprire in fondo ad ogni oscurità di
sofferenza i passi di luce, di maturazione, di purificazione, di comunione, di
ampliamento di orizzonti, che possono esserci nascosti.
Permettici di
cogliere in ogni gesto di gioia e di festa, la spina pungente di non poterli
ancora estendere a tutti quelli che vorremmo amare!
Dona, Signore,
a quelli che amo, una vita non complicata ma complessa, non nevrotica ma
attenta, non vulnerabile ma sensibile, non contorta ma variegata, non
narcisista ma profonda, non penosa ma pensosa.