Martirio: quotidiano
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Dn. 3,33: "Il disprezzo tocca ai tuoi servi".
Insegna a me, che così spesso concepisco la mia fede come una forma di onestà magari anche soltanto di galateo, di cogliere senza ambiguità la dimensione scandalosa del martirio cristiano.
Se tu, Signore, non mi ritieni ancora degno del martirio violento, potresti provare a "cuocermi" a fuoco lento con il martirio "soft" della persecuzione quotidiana.
Dònami di verificare il mio cammino evangelico anche con il dispetto che la mia dolcezza potrebbe suscitare nell'irascibile, con il disprezzo che la mia cristallina dirittura potrebbe suscitare nel faccendiere; con la compassione che il mio tentativo di credere in te, nell'Amore e nel domani migliore per tutti potrebbe suscitare in chi crede solo in quello che vede, tocca, prende; con la derisione che la tenerezza rispettosa di una mia carezza potrebbe suscitare in chi crede che "ogni lasciata è persa", con l'incomprensione che la gioia del mio perdono potrebbe suscitare in chi vede il perdono come debolezza, con lo sbigottimento che il mio tentativo di bruciare tempo davanti a te nella preghiera notturna potrebbe suscitare negli appassionati del rendimento.
Concedi anche a me di "pagare" quanto posso in lacrime e sangue per innaffiare con esse il fiore della fede in quelli che amo, in quelli che incontro.