Ascolto (2Cor): difficilissimo, preziosissimo - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Ascolto (2Cor): difficilissimo, preziosissimo

A > Ascolto
2Cor. 20, 9: "Tu ci aiuterai ascoltandoci"
Convertirmi: mi sento in difficoltà ad ascoltare quando avverto in me stesso una difficoltà a discutere la mia posizione. Sento che la facilità all'ascolto mi diventa la prova del nove della mia disponibilità a convertirmi.
Il diverso: ho imparato a dubitare della convinzione di chi non ha ascoltato: e una convinzione fragile e frettolosa. Sento invece che le convinzioni più serie nascono in chi ha tanto ascoltato da maturare una convinzione che non ha più paura di confrontarsi serenamente. Così sempre più colgo il valore dell'ascolto del "diverso", colto come arricchimento e non più come aggressione. Solo dopo: mi sono richiesto di parlare solo dopo aver ascoltato. Di parlare solo dopo di aver amato, anche se l'altro non intende né ascoltarmi ne amarmi. Se è possibile però, prima di parlare, tento di essere ascoltato e di essere amato. Tento di manifestare e celebrare questo ascolto, almeno dinnanzi al volto del Signore.
Poco tempo: quando riesco ad ascoltare d avvero mi sento più tranquillo perché sò di dare all'altro quello di cui lui a più bisogno, anche se non lo sa o non lo riconosce. E se io sono sereno, il rapporto fiorisce più facilmente. Forse ho poco tempo per ascoltare, ma quando ho deciso di ascoltare per un minuto, allora tento di ascoltare quel minuto, per amore, come se quel minuto fosse l'unico della mia vita!
Lo specchio: mi sono accorto che ascoltando davvero l' altro arrivo ad una più luminosa conoscenza di me stesso: l'altro diventa lo specchio più fedele di me stesso.
Qualcosa di più: mi sono accorto di desiderare raramente qualcosa di più che essere ascoltato. Raramente qualcuno desidera qualcosa di più che essere ascoltata !
L'invisibile: ho sperimentato che l'ascolto dell'invisibile di Dio nel metteiiiii alla sua presenza con la pratica delle "giaculatorie" (o "mantra") mi aiuta a mettermi in più attento ascolto dell'invisibile dell'anima del fratello.
Ascoltati, ascoltarci: davvero ho sperimentato la maternità della preghiera che genera l'ascolto, quando ci mettiamo insieme col fratello, nella preghiera, davanti al Signore: sentirci ascoltati da Lui ci incoraggia ad ascoltarci l'un l'altro in profondità!
Nevrosi, fisime: ho subito e vinto la tentazione di considerare tutte queste verifiche come lusso da contemplativi, nevrosi da malati, arrampicatore sugli specchi da psicanalista: l'esperienza del Tuo Vangelo mi ha reso irrinunziabile il panorama dell'armonia e della gioia!
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