Serietà: nella preghiera - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Serietà: nella preghiera

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Sir 21,17: "Una persona prudente rifletterà seriamente su quello che dice".
Fammi persona seria, Signore, quando nomino il tuo nome, quando parlo delle tue "cose", quando entro nella tua "casa", la chiesa, quando ascolto la tua Parola e soprattutto quando ti rivolgo la mia parola, nella preghiera.
Fammi persona seria quando mi segno col segno della Croce, disegnando sul mio corpo le due strade della vita cristiana, proteso verso l'alto nell'inseguire il tuo volto, in attesa del faccia a faccia, spalancato verso i fratelli, per farmi mangiare cuore e portafoglio.
Fammi persona seria quando leggo la tua Parola, così simile alle favolette dei bambini, mentre dovrei sobbalzare al pensiero che il Creatore dell'Universo mi sta telefonando.
Fammi persona seria quando rispondo "Amen" alla preghiera liturgica, acconsentendo così a parole che neppure sul momento saprei ripetere.
Fammi persona seria quando sento raccontare nella tua Bibbia tante vicende a ben pensarci incomprensibili e impossibili, come quando leggo che hai fermato il sole e hai affogato migliaia di poveri Egiziani nel Mar Rosso: ma siccome sono "cose" che non mi importano tanto, oso ripeterle sfacciatamente tranquillo.
Fammi persona seria quando dichiaro che gli altri sono fratelli, e lo dico in pubblico con la preghiera, mentre non sono disposto né a spostare le lancette del mio orologio né ad alleggerire il mio portafoglio per loro.
Fammi persona seria quando ricevo il tuo Corpo benedetto con la calma con cui sorseggio il caffé, mentre invece sobbalzo quando incontro la persona di un amico.
Fammi persona seria quando termino l'Ave Maria invocando la Vergine per "l'ofa della morte nostra Amen", mentre invece, nella vita "normale" cancello il pensiero della mia morte come il più insidioso dei fantasmi.
Fammi persona seria quando mi dichiaro credente e poi la mia casa, protetta da doppi vetri e porte blindate, è ricca come un museo e asserragliata come una fortezza, per impedire che Tu, nascosto nel Povero, possa bussare alla mia porta.
Fammi persona seria e pur felice quando mi accorgo di quanto poco serio io sia nel trattare le tue "cose", e tuttavia persisto sicuro del tuo infinito Amore misericordioso!
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