Purezza: di cuore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Purezza: di cuore

P > Purezza
Mt 5,8: "Beati i puri di cuore, vedranno (vedono!) Dio"
Intravvede Dio colui che sente abbracciato il suo corpo da chi gli visita l'anima.
Intravvede Dio chi venera il proprio corpo fragile come santuario dell'eterno: saprà accarezzarsi sempre con tenerezza.
Intravvede Dio chi si è abituato a incantarsi dell'unica parte indeperibile del corpo del suo prossimo:
l'occhio. Vivrà in un mondo di eterne giovinezze.
Intravvede Dio chi va addomesticando la belva del proprio corpo affamato di possedere e di essere posseduto trasformandolo in quella donna e in quell'uomo assetati di sempre più trasparenti e numerose comunioni, dalla profondità del proprio cuore alla profondità del cuore degli altri.
Intravvede Dio chi scolora le simpatie e antipatie "di pelle" passando da rapporti ad occhi spalancati sulla propria ed altrui conoscenza profonda, a rapporti ad occhi chiusi e cuore aperto, in tenerezza profonda.
Intravvede Dio colui il cui corpo stesso, pacificato e invitante sempre, domanda all'altro un abbraccio sempre più profondo: trasfornierà rapporti cordiali in rapporti di cuore, rapporti lavorativi in tentativi di fraternità, rapporti sessuali in esperienza di comunione.
Intravvede Dio colui che sogna di vivere i propri abbracci al corpo di chi ama riconoscendosi abbracciati insieme dall'abbraccio di Dio, mittente del dono dell'altro, dell'altra, degli altri, di cui lui, lei, è destinataria.
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