Tardi: "troppo tardi ti amai". (S.Agostino)
T
Lc 16,26: "Ormai tra
noi e voi c'è un grande abisso".
Troppo tardi,
Signore, ho scoperto nel campo della mia vita la perla più aguzza e pungente e
pur più luminosa di tutto il tuo Vangelo (Mt 10,37-42).
Troppo tardi
ho scoperto che Tu non ti accontentavi del mio Amore per Te accanto agli altri
Amori della mia vita: Tu volevi essere il primo, anzi l'unico e speciale Amore
come lo sposo e la sposa vivono un amore unico persino a confronto col figlio.
Troppo tardi
ho scoperto di non essere amato da nessuno, ma di essere amato soltanto da Te,
attraverso le persone del cui amore fiorisci il deserto della mia vita. Mai più
esclamerò "che bel fiore" incontrando un amore sul deserto della mia
vita ma mi rivolgerò anzitutto a Te per dirti grazie, per dirti che sei
speciale nel farmi fiorire quel fiore per me.
Troppo tardi
ho raccolto il tuo invito a perdere la mia vita per gli altri come Tu hai
saputo perderla sulla croce per me: di quante sciocchezze ho riempito il cuore
della mia vita!
Invece
soltanto a mani vuote verso Te, Tu le avresti riempite di quella felicità di
chi tutto trova perchè ha deciso di perdere: perdersi è il solo guadagno!
Troppo tardi ho imparato a non domandarmi più cosa voglio fare per essere
felice, dalla scelta di un lavoro alla scelta del coniuge e dell'amico: troppo
tardi ho imparato a domandarti, come Maria," Signore parla, la tua figlia
ti ascolta": Tu chiama e io verrò: perchè mi fido più della tua che della
mia passione per la mia felicità!
Troppo tardi
ho deciso di perdere la mia vita mescolandola con la vita di quegli ultimi
soprattutto, dove Tu hai promesso che ti avremmo trovato sicuramente.
Troppo tardi
ho capito che nessun regalo più grande potevo fare ai miei amori più grandi, se
non accompagnandoli davanti a un amore più grande del mio: il Tuo,
inginocchiandomi con loro nel silenzio urlante del tuo Pane spezzato!
Troppo tardi
ho riconosciuto la verità della tua Parola evangelica quando dichiara che il
male esiste e sempre esisterà perchè questo mondo lo lasci finora più nelle
mani del Maligno. Ma questo male, dal terremoto fmo alla perdita di un figlio,
questo male contro il quale ci comandi di combattere fmo al martirio, questo
male viene da Satana e non da Te che hai promesso nel tuo Vangelo di trarre
misteriosamente il bene anche dal male.
o - o - o - o - o
Troppo tardi
ho dissolto dal mio cuore la paura della morte, attendendola impaziente come
chi bussa alla porta della morte che gli spalanca la casa, insieme a tutti, ma
insieme soprattutto a coloro che quì in terra una casa non l'ebbero mai!
Troppo tardi ho scoperto che le gioie più intense della mia vita, dal
perdono del nemico, al regalo di quanto possiedo, ogni gioia più intensa come
lo spalancarsi del cuore davanti al figlio appena partorito, come l'esultanza dell'abbraccio
degli sposi che si consegnano l'uno all'altra, ogni gioia nient'altro era che
un sorso d'acqua di fonte nel deserto della mia vita, assetata di felicità,
anticipo di quella fonte d'acqua zampillante felicità di vita eterna che il tuo
Vangelo promette fin d'oggi a chi si lascia andare nel lago delle tue braccia.
Troppo tardi
ho capito che mi hai dato gli occhi per aprirli a contemplare e lodare le
meraviglie della tua creazione, ma più ancora per chiuderli e scoprire in fondo
al mio cuore, in quel santuario che neppure io posso varcare la soglia perchè
lì, nell'abisso di me stesso abita velata ma vera la tua immortale presenza!
Troppo tardi ho insegnato a quelli che si amano ad amarsi sempre più proprio
confidando di più, Signore, nel tuo amore per l'altro, per l'altra, più ancora
che nel loro reciproco amore!
Troppo tardi,
Signore, ho accolto l'illuminazione di credere che proprio il peccato, proprio
il mio peccato contro di Te e contro il fratello, proprio il peccato non
estingue ma più ancora infiamma l'amore del Buon Pastore verso di me pecorella
smarrita: solo presentandomi peccatore Tu mi verrai incontro, perchè hai detto
di essere venuto appunto non per i giusti ma per i peccatori come me.
Troppo tardi,
Signore, troppo tardi. Ma per Te non è mai troppe) tardi: se mi concederai
ancora solo un giorno per contaminare del tuo Amore infinito, primo e fonte di
tutti gli amori, chi si fa bastare gli amori finiti, allora, nonostante i
nostri 100 anni di vita spesi a cercare la felicità dove non c'era, allora
anche noi potremo dire di non aver vissuto inutilmente.