Bambino: nostro maestro - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Bambino: nostro maestro

B > Bambini
Lc 1,41: "il bambino le sussultò in grembo."
Signore Gesù, tu ci metti davanti i bambini come modelli del tuo Regno, il Regno che l'evangelista designa come "Regno di giustizia, di fede, di fraternità e di pace."
Ma come fare a credere nella venuta di questo Regno senza quella "santa ingenuità" che tu regali solo all'adulto che si fa bambino?
Dammi l'ingenuità del bimbo per credere che il tuo Regno sta venendo anche davanti a questo mondo dove la corsa al benessere divide gli uomini in pochi sempre più ricchi e in altri, sempre più tanti, sempre più poveri?
Dammi l'ingenuità del bimbo per continuare a lottare nel mio piccolo per un Regno di giustizia, in questo mondo dove i Poveri sono Impoveriti da questa nostra crescente ricchezza che si dilata come una sanguisuga che più s'ingrossa quanto più sangue succhia alla sua vittima.
Dammi l'ingenuità del bimbo per sperare in un futuro della fede per un mondo di fratelli e sorelle, figli e figlie dell'unico Padre, quando la fede in te non sembra neppure più negata ma semplicemente dimenticata, specie preistorica destinata a spontanea estinzione.
Dammi l'ingenuità del bimbo per continuare a intessere rapporti fraterni nel mio piccolo mondo anche ora che il Sole dell'Avvenire che sorgeva sul grande mondo della presunta fratellanza socialista è tramontato davanti all'alba del mito rampante del successo personale.
Dammi l'ingenuità del bimbo per credere che il tuo Regno di giustizia, di amore e di pace sta avanzando perfino in me che, più maturo, più mi scopro abitato da innominabili passioni e trafitto da ferite profonde e nascoste.
Signore Gesù! Tu non rispondi con parole alle nostre parole. Facci incantare di un bambino, capace di abbandonarsi con fiducia nelle braccia di mamma, capace di credere alla favola dell'Amore, capace di sperare in un Cielo abitato da stelle che mai appassiranno: i nostri cuori incandescenti nel tuo!
Non permettere, Signore Gesù, che una lucida disperazione invada il mio cuore di Adulto davanti allo spettacolo di quest'uomo evoluto dalla belva che sembra alla belva voler ritornare, fino a nascondermi la testa, e il cuore, tragico struzzo, nelle sabbie mobili del mio mondo piccino.
Dònami invece tale angosciante disperazione da costringermi ad abbandonarmi con la fiducia di un bimbo nelle tue braccia di Padre, che ci devi assolutamente essere e devi assolutamente venire! Venga il tuo Regno. Ci conto!
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