Ultimo posto: è il mio!
U > Ultimo posto
Fil 2,3: "Ciascuno
di voi consideri gli altri".
Insegnami, Signore Gesù, a stimare un altro più di me! Mettimi in cuore la
santa ambizione di gareggiare subito nella stima dell'altro, stimando l'altro più di quanto l'altro
riesce a stimare me!
Rendimi capace di stimare l'altro perfino più di quanto l'altro riesce a
stimare se stesso.
Fammi sperimentare la gioia di nascondere all'altro le ragioni per le quali
potrebbe stimarmi di più, nella affettuosa tenerezza di sentire posata sul mio volto la carezza della tua
stima, Signore, di nascosto dagli altri.
Donami la luce sufficiente per scoprire dentro di me i motivi per stimare
me stesso così da riuscire a guardarmi con simpatia.
Ma concedimi luce più forte per scorgere sempre più distintamente la fonte
dei miei doni: da Te a dai fratelli!
Insegnami a stimare di più me stesso proprio quanto riesco a stimare di più
gli altri, scoprendo i loro nascosti tesori.
Insegnami a
disprezzare me stesso per quando riesco purtroppo a disprezzare gli altri,
scoprendo solo le loro debolezze!
Fammi
raccogliere sorridente la stima degli altri per me, come cornice marginale
rispetto al quadro prezioso della tua stima verso di me.
Voglio credere
che è quella che conta; lo so e lo sento! Soprattutto perchè la tua stima per
me trabocca dall'ottimismo del tuo Amore per me anziché dalle medaglie di latta
delle mie vittorie!
Liberami dal
veleno dell'invidia per il posto degli altri, abbeverandomi invece al nettare
della compiacenza quando sento e vedo stimare un altro più di me.
Forse ne ha
più bisogno di me, lui che non ha ancora imparato a farsi bastare il tuo
sorriso di compiacimento!
Ti ringrazio,
Signore, per avermi condotto per mano dall'ambizione dei primi posti, al rispetto
del posto degli altri davanti a me.
E poi
dall'indifferenza per la graduatoria del mio posto, fino alla predilezione
spontanea dell'ultimo posto, là dove più avverto la tua compagnia!