Divorzio: Inginocchiarsi e basta! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Divorzio: Inginocchiarsi e basta!

D > Divorzio
Mt 10,11: "Chi ripudia la propria moglie (marito) e ne sposa un'altra(o)?"
Come spiegare ai giovani ed alle loro compiacenti famiglie che l'"amore in prova" della convivenza è un amore sempre pronto a fare le valigie davanti alle prime difficoltà, mentre un legame solido e "pubblico" può aiutare ad insistere nel superare ostacoli che sembravano invalicabili?
Come spiegare che il valore della fedeltà coniugale, un tempo sostenuto dal pericolo di figli dal padre incerto, conserva la sua validità anche eliminato il "pericolo" della procreazione, perchè la fedeltà è il rapporto unico, irreversibile, eterno dei cuori?
Come spiegare alle nostre famiglie che l'Amore non è soltanto un sentimento spontaneo come l'innamoramento ma è anche una decisione?
Come spiegare che l'Amore non è una giungla dove nascono spontaneamente fiorellini profumati e piante velenose, ma assomiglia piuttosto ad un giardino che va consapevolmente curato ogni giorno con la zappa del dialogo profondo da cuore esplorato e scoperto a cuore esplorato e scoperto, che va costantemente irrigato con l'acqua pulita della trasparenza assoluta, che va curato anche permettendo all'altro di usare per amore e con amore le cesoie che tagliano spine e rami secchi, abitudini residue degli egoismi precedenti di ciascuno dei due?
Come spiegare che l'atteggiamento di comprensione della Chiesa oggi verso le "posizioni regolari" non è compassione ma accoglienza: chissà quanto più bene possono fare quei due in Parrocchia, più di tanti regolarissimi "imbalsamati"!
Come spiegare che anche l'amore fisico non può assomigliare alle passioni della belva ma va reciprocamente educato in un dialogo anche verbale, capace di fame il momento in cui ciascuno avverte che l'altro si sta consegnando rivelandosi pronto a vivere e morire per il coniuge?
Come spiegare che l'accoglienza di un figlio solo dopo essersi levati tutti i precedenti capricci, dalla casa super accessoriata, all'auto sempre nuova, ai pranzetti caratteristici, alle ferie più esaltanti.... ecco che allora, abituati a vivere solo per sè, come non diventerà un, sia pur simpatico, guastafeste il figlio che ti leva il sonno, prima, e la tranquillità poi?
Come spiegare ai giovani sposi che l'Amore del Signore, invocato in una regolare preghiera di coppia, può dare il coraggio di restare fedele al coniuge malato incurabile, perfino impazzito, e perfino il coraggio di perdonare un tradimento?
Come spiegare alle giovani famiglie di oggi che la libertà di coscienza e di pensiero non ci autorizza a "smontare" il progetto originale del Creatore pensando a nuclei "familiari" o temporanei, o gay, o tripolari, o escludendo i figli, o equiparando la poligamia islamica con le monogàmia occidentale, o instaurando rapporti dove per fatto preventivo reciproco ciascuno dei due o tre, o più, concede e caldeggia il rapporto di ciascuno con altri al di fuori del rapporto originario per incrementarne le esperienze affettive ed esistenziali. Ma il costruttore di un'automobile cosa penserebbe di chi volesse smontarla e ricomporla secondo il proprio gusto?
Signore Gesù! Noi crediamo nella famiglia come (forse unica) la Chiesa anche oggi ce la propone, perchè ce lo hai detto Tu.
Noi vogliamo credere per fede, come per fede crediamo nell'Eucarestia. Anzi, ancora di più: perchè nell'Eucarestia non vediamo niente e nel Sacramento del Matrimonio infranto vediamo ben chiaramente l'Amore infranto.
Aiutaci a credere, anche nelle più acrobatiche situazioni, a credere nella invenzione divina della famiglia, perchè l'hai detto Tu.
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti