Samaritano: Gesù è il Samaritano
S > Samaritano
Lc 10,33: "Ne ebbe compassione".
"passandogli
accanto": cioè prossimo. Donami, Signore, di sentire come vicine tutte le
persone che mi sono vicine, in questo mondo di solitari nella folla!
"lo
vide": l'avrà fissato negli occhi. Insegnami a non mettere mai nulla nelle
mani senza aver prima fissato negli occhi, senza aver bussato al cuore.
"ne ebbe
compassione": il tuo dolore diventa mio. Allora il mio cuore si dilata.
Dammi la passione di un cuore grande, superando il terrore di vederlo invaso.
Scampami dai cuori piccini!
"gli si
fece vicino": non offre a mani pulite, ma si "sporca le mani",
si coinvolge. L'avventura dell'altro, ormai è sua.
"olio e
vino": quell'olio, considerato medicinale, ammorbidisce la durezza dei
colpi. Forse la ferita sarà rimasta ma qualcosa si è ammorbidito: il cuore di
due persone che si sono permesse di amarsi. E il vino? E' il vino della festa,
perchè non servirebbe salvare un corpo senza introdurre quella persona nella
casa dell'amore, della gioia, della festa: scampami Signore
dall'"assistenza" professionale.
"caricandolo...
la locanda... si prese cura... due denari": ci ha messo del suo. Non ha
aspettato che intervenisse lo Stato. E si è organizzato: scampami, Signore, dai
gesti di buon cuore senza coinvolgimento serio e fedele col problema
dell'altro.
Grazie, Signore, per la parabola di Te, che leggiamo in filigrana,
suggeriti dal commento di S. Ambrogio. Ci piace rileggerla e assaporarla,
questa parabola, vedendo in "colui che discende" Te stesso, disceso
dal cielo alla terra. Vedendo nel mezzo morto ciascuno di noi, che viviamo
tutti condannati a morte. E nell'avvicinarsi il tuo farti prossimo a noi fino
alla Croce. E nell'improvvisato crocerossino vediamo Te, medico della nostra
vita, con l'olio della tua Parola e il vino dei tuoi Sacramenti. E ci hai
caricati anche tu, ma non sul giumento, ma sul letto d'Amore della Croce!