Sorriso: carità dell'ironia
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1Re 20,11: "Chi cinge le armi non si vanti con chi le depone"
Che bello,
Signore Gesù, incontrare una persona capace di guardare con ironia sè stesso e
di lasciarsi guardare con ironia dagli altri: non invecchierà mai!
Che bello
quando qualcuno fa dell'ironia benevola verso di me: posso capire che non mi è
passato accanto senza accorgersi che al mondo c'ero anch'io!
Che bello
quando chi è stato calpestato dal mio passaggio riesce a farmelo notare con
amorevole ironia: ha trovato la scorciatoia più sicura per arrivare al mio
cuore, più veloce dell'autostrada della correzione fraterna!
Che bello
soprattutto quando io riesco a fare dell'ironia verso me stesso, per davvero,
tanto davvero che mi lascio prendere in giro anche dagli altri: allora sono
capace di:accettarmi nonostante i miei limiti. Allora riesco a
credere di essere accettato anche da te, Signore, nonostante i miei peccati!
Che bello
incontrare persone che sanno intrattenere l'ambiente con la loro ironia, e le
loro battute, senza mai cadere nella banalità e nella volgarità: hanno imparato
a camminare sul filo del rasoio.
Che bello
incontrare persone capaci di allegria non per mettere se stesse al centro
dell'attenzione, ma perchè la gioia circoli in un ambiente e tutti si vogliano
per un attimo più bene!
Che bello
incontrare qualcuno capace di tanto amore da riuscire a far accogliere la
facezia anche nel mondo pesante della malattia e della disperazione!
Ricordami
sempre, Signore mio, come diceva S. Filippo, che "si prendono più mosche
con una goccia di miele che con un barile d'aceto".