Liberazione: oggi
L
Lc. 4,18: "Venuto per proclamare ai prigionieri la liberazione".
Per millenni abbiamo guardato la schiavitù dei popoli e delle persone come dati di fatto pacificamente accettabile come "natura delle cose". E oggi accettiamo, anzi, rincorriamo, le nuove schiavitù del benessere, le finte necessità inculcate dalla TV, i finti obblighi morali dell'immagine, della carriera, della obbligatoria spensieratezza, per quanto omicida e suicida possa essere. Rendici furiosi per le antiche schiavitù. Rendici consapevoli e ribelli alle nuove schiavitù!
Rendici sospettosi verso i tentativi di liberazione che si fermano sul lettino dello psicanalista, che si illudono di sciogliere le catene con le armi della violenza, che fuggono dai problemi nelle variopinte sfere della "new age", che pensano di sottrarsi al carcere collettivo del Sistema rinchiudendosi nella prigione dorata della propria casetta.
Fammi sospettare che la mia vera liberazione possa iniziare dalla mia conversione: fammi usare di credere che la mia vera libertà perdura, si radica, cresce fruttifica, nella misura di quella mia santità che si consegna prigioniero di Cristo liberatore: cadere davanti a Te mi permette di rialzarmi libero dalle mie catene!
Facci solidali, Signore, con tutti i movimenti di autentica liberazione all'opera oggi attorno a noi: facci attenti ai rari manifesti che, fra la pubblicità delle ultime gambe snelle e quella per l'ultimo telefonino terza generazione, occhieggiano superstiti lanciando appelli per appuntamenti dimenticati.
Appuntamenti dimenticati in appoggio alla liberazione della donna nei paesi arabi, in appoggio all'accoglienza dei fuggiaschi terzomondiali nelle case sfitte, in appoggio alla campagna di liberazione delle donne schiave violentate sui nostri marciapiedi mentre l'acceleratore della nostra auto spinge per non doversi impicciare.
Caro Gesù! Facci donne e uomini attenti alle sfide del nostro tempo: solidali ma non plagiati. Il povero Marx aveva lanciato l'urlo santo per la liberazione delle classi oppresse; il caro Freud aveva steso le persone sul lettino per liberarle dalle catene di una sessualità infantile violentata, i nuovi pacifisti si battono per la liberazione dei 3/4 del mondo che vive con 1/4 delle risorse, del mondo e viceversa. Liberaci dalla sventura di considerarci impotenti davanti alla marea montante del mercato globale, fino a che crolleranno le nostre barriere politiche, sotto l'urlo urlante dei Poveri che noi stessi provochiamo con l'esibizione televisiva globale del nostro bengodi.
Donaci tuttavia di comprendere come la schiavitù di rapporti tesi e strangolatori in famiglia costituisca la prima e peggiore schiavitù!
Signore Gesù! Tocca il nostro cuore e cominceremo ad essere liberi davvero!