Diversi: i tuoi doni - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Diversi: i tuoi doni

D > Diversi
 
 
Rom. 12,6: "Abbiamo doni diversi".
 
Tu ci hai detto che lo Spirito regala a ciascuno come lui vuole. Così potrò riconoscere nel mio carattere, nelle mie capacità, nelle situazioni di responsabilità in cui mi vengo a trovare, ed addirittura nel mio profilo, non il risultato di un cieco gioco di bussolotti, ma la scelta mirata della tua volontà. E questo mi rassicura. E questo mi aiuta a contentarmi e a piacermi con i doni che posseggo e senza quelli che non posseggo: depressione e invidia svaniscono.
 
Grazie, Signore, per la diversità dei tuoi doni. Riconoscendoli tuoi, e diversi al contempo, saprò vedere nell'altro, diverso da me, non un pericolo ma un arricchimento: piccino chi guarda il diverso come un aggressore; maturo chi ne sente spontanea curiosità e simpatia!
 
Grazie per il dono della sapienza, quell'arte rara di saper vivere entusiasti e tuttavia equilibrati, acuti e tuttavia misericordiosi, radicati nella storia e proiettati nell'avvenire.
 
Grazie per il dono della scienza: non certo e non tanto per le capacità scientifiche ed enciclopediche della nostra mente ma soprattutto per l'arte di saper conoscere lucidamente il cuore degli altri e soprattutto il proprio.
 
Grazie per il dono della fede: non riuscirò mai a smettere di meravigliarmi e di domandarmi perchè mai io me la ritrovo in cuore mentre il mio vicino di casa vive tranquillamente, forse stupidamente, come se fosse immortale. E perchè Signore, quel mio fratello ateo si spende per i fratelli più di me che ti credo Padre di tutti?
 
Grazie per il dono delle guarigioni e dei miracoli: i tuoi Santi hanno sconfitto le inesorabili leggi fisiche di questo mondo. Ma ogni credente sperimenta nel proprio sistema nervoso l'efficacia terapeutica del sentirsi abbracciati dal tuo Amore.
 
Grazie per il dono del discernimento degli spiriti: grazie per quegli uomini e quelle donne che, guardandomi negli occhi con i Tuoi occhi, mi sanno decifrare dentro e indirizzare fuori.
 
Grazie per il dono delle lingue, per chi le parla e chi le interpreta: grazie cioè non tanto per i traduttori simultanei dei nostri congressi, ma soprattutto per coloro che sanno parlare dal profondo del cuore al profondo del cuore dell'altro e intrecciano così la comprensione fra tutti.
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