Scienza: e fede "La troppa scienza ti ha dato al cervello!"
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At 26,24: "La
troppa scienza ti ha dato al cervello!".
Aguzza Signore
la curiosità della mia intelligenza per farmi ansioso di scrutare i più
reconditi segreti della scienza umana e della nostra storia, ma inginocchiami tuttavia
davanti al mistero di un fiore e del cuore umano.
Scampami dalla
banalità delle chiacchiere, dalla superficialità della cronaca, dalla schiavitù
degli spettacolini televisivi, per farmi attento ai progressi delle scoperte
scientifiche e storiche che avanzano in questi ultimi 50 anni più che in tutti
i 5000 precedenti.
Incantami
delle novità tecniche del nostro mondo, dal virus anti aids fino all'ultimo
elettrodomestico, liberandomi dall'idolatria del progresso e dalla venerazione
dei suoi strumenti, dall'ultimo computer fino all'auto appena comprata.
Dilata le
possibilità mentali dei nostri bambini che conoscono oggi all'asilo più di
quanto sa il Nonno che ce li accompagna, insegnando tuttavia ad essi ad
imparare da quello stesso Nonno le ragioni di vita scritte nel suo cuore, che
nessun libro può contenere.
Fammi attento
ai progressi della medicina, per me e per chi amo, incantandomi tuttavia
attonito davanti a quel mistero della sofferenza che non posso inseguire dietro
alcuna lente del microscopio.
Stupiscimi
davanti allo spettacolo fantastico di un bimbo appena nato senza privarmi della
domanda se esista davvero una differenza sostanziale tra un neonato ed un
gattino appena partorito.
Impediscimi di
guardare le stelle come lo sciocco che fissa il dito che punta la luna, anziché
fissare la luna, senza domandarmi quale mano abbia tessuto l'incanto di quel
ricamo, senza chiedermi dove stia fuggendo la corsa dell'universo, senza
lasciarmi invaghire dalla speranza di un balzo nell'eterno dopo la decomposizione
chimica delle mie cellule.