Sofferenza: grano dal chicco marcito - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Sofferenza: grano dal chicco marcito

S > Sofferenza
Gv 12,24: "Se il chicco di grano non muore...".
Noi ci inginocchiamo, Signore, davanti al piano misteriosissimo della tua Croce: questa scelta inaudita del dolore per provare l'amore!
Impietriscici di stupore davanti al comune utensile dei tanti crocifissi che adornano le nostre case, paralizzaci nel fare per abitudine il "segno della Croce" sul nostro corpo.
Incantaci, esaltaci, trasaliscici davanti a un Padre Onnipotente che consegna il Figlio Onnipotente a quattro soldatacci avvinazzati per spalancare dalla Croce un abbraccio universale!
Inginocchiami altresì davanti al Mistero grande di tutti i Crocifissi della nostra storia, davanti a quel mistero della sofferenza che la mentalità moderna vorrebbe ignorare con l'impegno politico o più spesso con il divertimento spensierato!
Insegnami, Signore, a non sciacquarmi più la bocca parlando di Poveri e di Sofferenti, fin tanto che non toccherò anch'io, fisicamente, il Sofferente che invito come un amico nella mia casa e nel mio cuore. Insegnami a toccare fisicamente e sentimentalmente quelli che non sono toccati da nessuno. Tu, Signore, ci assicuri che il grano caduto in terra e marcito, scomparso, prima o dopo, qui o chissà dove, darà molto frutto!
Perchè Tu lo sai, Signore, che non è neppure la sofferenza, fisica o morale, che ci impressiona e ci sconvolge, ma soprattutto ci travolge il sospetto che la sofferenza sia inutile! Signore Gesù! Grazie perchè ci hai detto che non è vero!
Grazie per i fiumi di lacrime e i mari di sangue sono stati versati nei secoli da quelli che non si sono accontentati di poltrona, giornale, pantofole, moglie in cucina e a letto, ferie e abbronzatura.
Ecco, Tu ci assicuri che queste lacrime e questo sangue sparsi per gli altri come Tu hai fatto, nel posto più ignorato e sconosciuto della terra, non passeranno inosservati davanti ai tuoi occhi!
Grazie perchè, peggio ancora che soffrire, sarebbe essere insignificanti. E peggio ancora sarebbe esserlo senza pensarci. Ma Tu ce ne scampi: il grano caduto per terra, darà molto frutto!
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