Famiglia: aperta
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2Cor. 8, 7:
"Distinguetevi dagli altri per la vostra generosità"
Guarda tu, Signore, le nostre famiglie: custodisci al loro interno tutti
quei sentimenti di tenerezza e di attenzione che rendono una famiglia tanto
diversa da un'azienda. Salvaci dalle famiglie-azienda.
Guarda tu, Signore, le nostre famiglie dal pericolo di custodire la propria
intimità, cancellando il resto del mondo, barricandoci dietro le porte
blindate, osservando il panorama dietro i nostri doppi vetri di cristallo.
Insegnaci a
lasciare entrare dalla fessura della nostra porta e del nostro cuore i problemi
e le sofferenze dei nostri quartieri, delle nostre parrocchie.
Rompi tu,
Signore, il malefico incantesimo di tante nostre famigliole piccine, dove i
problemi sono la tappezzeria, i programmi TV, le "rotture" del
Capoufficio e le prossime ferie, prima che debba arrivare una malattia in casa
per spalancare gli occhi.
Insegna alle
nostre famiglie a patire l'aria avvizzita in casa quando tutto è chiuso,
soprattutto il cuore, e papà non aspetta altro che arrivare a casa e
sprofondare in poltrona: l'aria del mondo è spesso fredda e pungente, ma come
vivere senza "cambiare l'aria"?
Modella tu
l'abbraccio familiare in modo che ci si senta un po' strangolare quando l'altro
ci stringe sempre, per amore, attorno al collo, senza aprire mai le braccia per
abbracciare chi, fuori di casa, non è mai abbracciato da nessuno.
Insegna ai
nostri giovani come il servizio e l'amore verso coloro che non potranno mai
restituire l'amore e il servizio, siano preziosi per assicurarli che il loro
amore verso l'uomo, la donna che ameranno, sia davvero amore, davvero
disinteressato.