Stelle: vegliandole "Benedite stelle del Signore, il Signore" - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Stelle: vegliandole "Benedite stelle del Signore, il Signore"

S > Stelle
Sal 136,9: "Benedite stelle del Signore, il Signore".
Mi sembra spesso di essere chissà chi. Qui invece mi ritrovo piccolo e fragile, in balia di questa creazione improvvisamente invincibile. Tu mi hai detto che io sono come il fiore del campo che il mattino spunta e la sera, falciato, dissecca. Affondo le dita in questa terra dalla quale provengo, alla quale ritornerò. Anch'io ho visto persone accanto a me, rocce incrollabili, crollare. Anch'io mi sento più vero quando mi riconosco fragile. Anch'io sento che posso amare e stimare solo chi si riconosce fragile come me davanti a una creazione invincibile. Altrimenti sarebbe un superficiale.
Raccolgo un filo d'erba, fisso una stella. Carezzo il mio viso e mi sento appoggiato sulla crosta terrestre... e passo in moviola i sentimenti che palpitano in questo momento nel mio cuore. Mi assale il sospetto che sia tutto e solo un gioco di leggi chimiche.
Ma tu, Gesù, mi hai detto che tutto è Provvidenza, come per i passeri del cielo e i gigli del campo. Io mi sento allora parte piccolissima di un mosaico enorme, di una "Storia infinita" nelle tue braccia!
Allora sento che vorrei qui, davanti al tuo cielo, essere abbracciato da qualcuno che ci sentisse abbracciati, nel tuo mosaico, dalle tue braccia universali.
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