Sesso: e tenerezza
S > Sesso
Cant. 2,14: "La tua
voce è soave, il tuo viso leggiadro".
Mi sento vivo, Signore, anche perchè sento agitarsi le passioni più diverse
dentro di me. Ma mi sento davvero persona quando né soffoco, né subisco, ma addomestico e indirizzo
le mie passioni.
Così Tu mi inviti a trasformare il gusto del cibo in gioia della convivialità,
la passione per il ritmo in un'armoniosa danza collettiva, il morso della gelosia in attenzione
vigilante sui miei rapporti più significativi, il fuoco dell'entusiasmo in lento falò dell'amore fedele.
Alimenta nel mio cuore la gioia e l'ambizione di "addomesticare"
me stesso.
Grazie, Signore, perchè hai inventato anche l'acrobatica e pur fascinosa pista
dell'Amicizia dell'uomo verso le donne, della donna verso gli uomini.
Insegna ai loro cuori già pieni per l'amore di chi amano in maniera
esclusiva di saper traboccare sugli altri tenerezze e libertà.
Grazie perchè, accanto al desiderio di incontrare l'altro sesso per darsi
in dono ci hai suggerito il desiderio di riuscire a passare davanti alla vetrina dell'"altra metà
del cielo" con la delicatezza di chi passa sul prato in boccio per goderne il profumo senza strapparne i fiori.
Aiutami a fare chiarezza nel sentimento del mio cuore prima di porgere la
mano verso il corpo dell'altro.
Grazie per la
donna che sa talora pazientemente diventare umile maestra di tenerezza per il
suo uomo; e per l'uomo che sa mettersi umilmente alla scuola della tenerezza della
propria donna.
Grazie per
l'uomo e per la donna, amici, fidanzati o sposi, che sanno astenersi da un
gesto fisico nell'attesa di approfondire i sentimenti del proprio cuore.
Grazie per
l'esultanza dei cuori quando può fiorire nella gioia del contatto fisico. Più
grazie ancora quando il contatto fisico è vissuto come primizia e sacramento,
Signore, del tuo abbraccio!