Amore: a Dio invisibile. Come è possibile?
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Lc 10,25: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore."
La tua parabola del Buon Samaritano non
comincia con un invito a chissà quale filantropica generosità, ma comincia
proprio con l'invito, anzi il comando, ad amare Dio con tutto il cuore.
Cosa vorrà forse dire
questa tua Parola? Vorrà forse significare che devo anzitutto obbedire alla tua
Legge? Vorrà forse dire che devo anzitutto inginocchiarmi davanti a Te facendo
evaporare l'incenso dell'adorazione? Vorrà forse dire semplicemente che devo
credere che Tu ci sei, che tu parli, ed io devo prendere attenta nota delle tue
informazioni? Eppure tu mi domandi, semplicemente e audacemente, di amarti con
tutto il mio cuore di uomo.
Eppure, Gesù, figlio di Dio e uomo come me,
Tu hai amato con cuore di uomo. Così anch'io posso sperare di incontrare con il
mio cuore di fango il tuo cuore di luce.
Ti ringrazio, Signore Gesù, perchè tu non sei
un'idea, tu non sei un Principio eterno ed immutabile e tu non sei neppure un
superilluminato filosofo: tu sei un Dio che ha saputo amare, abbracciare,
piangere ed arrabbiarsi, esultare e intenerirsi.
Grazie perchè tu ti sei incantato dei gigli
del campo, perchè hai pianto per la mamma privata del figlio, perchè hai
palpitato per l'amico Lazzaro e le amiche Marta e Maria, perchè ti sei chinato
sulla peccatrice che ti profumava i piedi asciugandoli con i suoi capelli,
perchè hai fissato con
sguardo tenerissimo il giovane ricco, perchè hai vissuto un rapporto
specialissimo con il più giovane degli Apostoli al punto da suscitare morbosi
sospetti, grazie perché hai urlato sulla Croce.
Grazie perchè ci insegni a prendere in mano
il tuo Vangelo con la trepidazione di chi sfoglia la lettera dell'innamorata.
Grazie perchè ci permetti di prendere fra le
mani il tuo corpo eucaristico, l'ostia santa, con il sussulto di chi sente il
proprio corpo abbracciato da chi ama.
Grazie perchè accompagni talvolta la nostra
preghiera davanti al tuo volto con l'emozione di chi si sente preso per mano da
chi riscuote la propria cieca fiducia.
Grazie perchè ci presenti il Sofferente da
curare, lavare, vestire, pulire, amare, provando noi pure il sussulto che vibrò
nel cuore di tua madre avvolgendoti nei panni del suo figlio neonato prima e
poi cadavere crocifisso.
Grazie perchè concedi al nostro cuore di
partecipare oggi alle travolgenti passioni che palpitarono allora nel tuo cuore
affascinato dal sogno di un "Regno di Giustizia, di Amore e di Pace".
Grazie perchè ci inginocchi entusiasti e
tremanti davanti al santuario della tua presenza che abita nel cuore di chiunque
crede nell'Amore più che nel denaro.
Grazie perchè accendi il nostro cuore della
vibrante speranza di abitare un giorno l'appassionato ed universale abbraccio
del tuo Cielo!
Grazie, Signore, perchè
mi hai detto che tu sei "Qualcuno".
Grazie perchè tu hai un volto, ed io potrò
contemplarlo. Grazie perchè tu mi conosci come se io fossi l'unico al mondo.
Grazie perchè quando tutti non ci sono più, allora tu ci sei ancora!
Grazie perchè tu mi pensi
quando io non ti penso. Grazie perchè tu leggi questo mio cuore che io non
riesco a decifrare. Grazie perchè il tuo dito ricama di amore personale questa
tela-che io vedo qui solo dal rovescio.
Tante persone sono "qualcuno" nella
mia vita, ma tu sei il "Qualcuno" che ha inventato tutti questi
"qualcuno": e tu mi dici che essi saranno, in te,
"qualcuno" per me e per sempre! Grazie perchè ci sei. Grazie per
poterti amare!