Salvezza: cosmica
S > Salvezza
Giona 2,10: "La Salvezza viene da Dio".
Dalla solitudine ultima:
Madre Teresa diceva che non è terribile morire poveri ma è più terribile
morire soli. E' vero. Ma è anche vero che in quell'attimo che non possiamo
dimenticare, l'ultimo della nostra vita, quell'attimo che, ricordandolo,
vivremmo tanto più vivi tutti i precedenti della nostra vita, in quell'attimo,
per quante mani possano stringere la nostra mano, in quell'attimo saremo
irrimediabilmente soli nel salto verso il Mistero. Gesù Salvatore ci ha detto
che allora è con noi. Anzi, soprattutto allora sarà con noi. Soprattutto allora
saremo con Lui!
Dal caso:
sono nato
aspettato oppure per caso? Ma anche se un bambino fosse nato aspettato quel
bambino, bambina che ero io non era certamente aspettato dai miei Genitori. Ma
Tu Gesù Salvatore mi conoscevi perchè sta scritto che tutto ciò che è stato
fatto fu fatto per mezzo di Lui. Io ero qualcuno per te, come lo sono e come lo
sarò per sempre!
Da quel malessere profondo che è il peccato:
la persona
attenta si scopre dentro brutta e cattiva, pur fra doni preziosi e
inestimabili. Vorrei dimenticare ma non posso. La mia storia, le mie debolezze
sono sempre con me. Ma Tu hai detto "farò nuove tutte le cose. Vi darò un
cuore nuovo". I miei occhi sono appannati dal ricordo ma i Tuoi si
incendiano di luce nel fissarmi. E questo mi conforta senza fine!
Dall'insignificanza:
ma chi sono io, piccolo omuncolo, microscopica donnicciola nel grande mare
della storia?
E soprattutto
cosa significa il mio dolore che vorrebbe sommergermi? Perchè non è terribile
soffrire quanto il soffrire pensando che a nulla serva il mio soffrire. Ma Tu
mi dici che mi hai pensato da sempre e "tutto coopera al bene per coloro
che amano Dio!" Solo di là vedrò il diritto di quel ricamo che qui
intravvedo pasticciato e senza senso. So di servire comunque a qualcosa,
giovane o vecchio, sano o malato, riuscito o fallito. Voglio credere alla Tua
Parola per non impazzire!