Dolore: degli altri
D > Dolore
2Tm 2,3: "Prendi anche tu la tua parte di sofferenza".
Non permettere, Signore, che il peso della mia croce possa indurmi a chinare per terra la testa al punto da non vedere più le croci degli altri.
Grazie per coloro che, carichi di croci pesanti, sanno fermarsi a sollevare le croci piccole degli altri senza cedere alla tentazione di giudicarli o di compatirli perchè si sentono schiacciati da un peso così piccolo al confronto del loro.
Aiutami a utilizzare le sofferenze della mia vita per farmi attento, radar sensibilissimo, alle difficoltà degli altri, ricordando quanto sono stato sollevato io altre volte dall'altrui attenzione.
Aumenta, Signore, il mio spazio cardiaco per accogliere sempre più volentieri le sofferenze degli altri.
Difendimi dalla tentazione di evitare il sofferente per non esserne appesantito.
Fammi ricercare non tanto per la mia intelligenza, per la mia simpatia e neppure tanto per la stima che la gente ha di me, ma più ancora per la mia capacità di ascoltare e condividere il dolore.
Rendimi consapevole che l'altro non domanda tanto di essere risolto quanto piuttosto di essere davvero ascoltato, anche quando nulla posso per aiutarlo.
Insegnami a nascondere con un pacato sorriso le mie croci, affinchè gli altri trovino il coraggio di appoggiare sulla mia spalla le loro.
Insegnami a perfino dimenticare le mie croci nell'accoglienza affettuosa delle croci degli altri: è affrontando i problemi degli altri riesco talvolta a risolvere i miei!
Concedimi l'audacia di invitare il sofferente ad alzare dalla sua croce lo sguardo alla tua croce, Signore, esclamando con te: "non la mia ma la tua volontà sia fatta... nelle tue mani, Signore, affido la mia vita".