Ascolto (Sir): non chiacchiere
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Sir 32,4: "Quando ascolti non perderti in chiacchiere ".
Spontaneo: l'ascolto non è
spontaneo. Devo decidere, se voglio, ed impegnarmici, scegliendo un maestro che mi testimoni la sua capacità e gioia di ascoltare. Glielo potrò dire o
no. Chi é il mio?
Meritato: l'ascolto va meritato.
Facilmente, se ascolto sarò ascoltato, se non ascolto non sarò ascoltato! Ho l'impressione di essere considerato più uno che ascolta o uno
che parla, o nessuno dei due!
Me stesso: sento il desiderio di ascoltare
anzitutto me stesso, nel momento prezioso del silenzio armonioso (non immusonito). Così mi riservo, nella mia giornata, nella mia
settimana, nel mio mese, degli spazi preziosi per il silenzio. Riesco a non
annoiarmi mai del mio silenzio. Non aspetto che finisca. E' il momento in cui
mi sento accolto dal Signore, così che riesco ad accogliere, più pacificante me stesso.
Vecchio saggio: ho letto davanti alla
cappella di Bose: "un vecchio saggio ascoltava tanto. Più
ascoltava, più diventava saggio e più era saggio più ascoltava". Non
era "star zitto" era "ascoltare".
Dagli occhi: ho verificato che l'ascolto non comincia dalle
orecchie ma dagli occhi: prima di ascoltare desidero visitare l'altro nel suo
sguardo, come pure attendo che lui mi visiti nei mio sguardo prima di porgergli
la mia parola.
Incantano: mi sono accorto che, mano a mano cresco, le persone che più mi incantano
sono le persone più capaci di ascolto: le altre caratteristiche, fisiche e
psicologiche, vanno lentamente sullo sfondo.
Dalla profondità: mi pare
proprio di accorgermi quando l'altro mi sta ascoltando dalla profondità dei mio
cuore alla profondità del suo cuore!
Convulsi: nei momenti più convulsi della mia vita, quando tante urgenze premono,
sembra proprio che non ci sia tempo da perdere ad ascoltare, ma quando riesco
invece ad impormi di ascoltare, ecco che tanti problemi che mi assillavano,
affrettano la loro soluzione. L'ascolto profondo non è mai tempo perso.
Album: mi sono fermato a sfogliare con chi amo l'album dei ricordi degli ascolti
importanti della mia vita.
Quello che dico: mi trovo a
disagio quando una persona ascolta quello che dico prima di ascoltare me che
dico quello che dico!
Ragione: ho verificato che l'ascolto serio dell'altro perviene spesso a "dare
ragione", almeno parzialmente, all'altro. Mi trovo compiaciuto di scoprire
le ragione che forse, li per lì, neppure l'altro sapeva di avere.
Perdo il fascino: sento che quando amo una persona desidero proprio intensamente che possa
imparare il gusto dell'ascolto profondo. E se non ne avverte il fascino,
gradualmente, anch'io perdo il fascino di lei, che si accontenta di un rapporto
superficiale.