Dio: indeludibile speranza
D > Dio
Gv 14,24: "Non sia turbato il vostro cuore"
Grazie, Signore Gesù, perchè hai avvertito i tuoi discepoli che saresti
sembrato lontano.
Anche noi oggi, in tempo di così galoppante secolarizzazione, assistiamo ai
presunti "funerali di Dio" in un mondo che decreta il diritto all'esistenza solo per l'afferrabile.
E noi stessi proviamo nel nostro cuore la ferita amara del dubbio,
l'esperienza della notte oscura, del silenzio di Dio davanti all'urlo dei tanti altoparlanti della pubblicità,
della politica, dello sport, del piacere.
Donami di condividere con le persone che contano per il mio cuore la
parabola delle orme di sabbia appaiate e poi solitarie, nei momenti più oscuri della vita, quando Tu,
anzichè accompagnarci per mano, ci avevi raccolti in braccio.
Noi crediamo sulla tua Parola, al contrario di ogni aggressiva evidenza,
che la nostra vita non è fatta per lo scacco, l'angoscia, la rassegnazione, ma per la gioia.
Ma fin d'ora concedici di sperimentare che dietro, anzi, dentro ogni
crocifiggente fatica può abitare la gioia dell'Amore quando la croce è vissuta per Amore!
Che dietro, anzi, dentro ogni apparente disperazione, o peggio, dentro ogni
rassegnazione, può marcire e perciò germogliare un sogno felicitante, garantito dalla Tua mano
provvidente:
non vedo il sogno ma chi sa che sono credente esige di vedermi già brillare
negli occhi i fragili raggi dell'alba in attesa del sole pieno. Quel sole che dietro, anzi, dentro ogni
umana sconfitta dell'Amore, personale o collettivo, brilla fin d'oggi nell'anticipo della gioia,
irrigata di lacrime.
Grazie, Signore, di averci fatto per la gioia. Grazie di farcelo un poco
fin d'oggi sperimentare!
Concedici altresì di interpretare lo sgomento per la Tua lontananza come
una prova di quanto davvero Tu conti per la pace del nostro cuore!