Gesù: fascino di Gesù - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Gesù: fascino di Gesù

G > Gesù
Rom. 8,18: "Stimo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura Che strano, Signore, questo fatto che da sempre, a tutte le latitudini e su tutti i continenti, gli uomini abbiano sentito la necessità di "inventare" questa figura del Sacerdote, mediatore fra cielo e terra, quasi consapevoli che la persona comune fosse un escluso dal contatto con l'Altissimo!
Ancor oggi il "popolo minuto" sente la necessità di intermediari per penetrare le impenetrabili sfere dell'ignoto: dai più squallidi, e briganti, maghi televisivi, fino alla ricerca della persona, del partito, della filosofia orientale, fmo ai presunti santi che un libro cattolico recente (edizioni Paoline!) dichiara veggenti della Madonna, oggi in oltre 500 località del globo!
Viene da pensare (chissà cosa ne penserai tu Gesù!) che la stragrande maggioranza degli uomini così detti civili, non credendo in nessun mago, non cercando alcun intermediario, voglia esprimere la certezza che di intermediario non c'è bisogno perchè appunto "dall'altra parte" non c'è nessuno, nè Dio nè altri. E Tu, Padre, che, come ci hai inventati, prima che l'Universo uscisse dal profondo della galassia, con un semplice batter di ciglio, non potevi forse salvare questo mondo alla deriva senza bisogno di un demiurgo, di cui hanno avuto bisogno tutte le religioni del mondo!
Eppure un brivido mi coglie di soprassalto nell'anima quando guardo me stesso, scruto l'orizzonte, alzo gli occhi al cielo, foro la galassia con il microscopio elettronico, sfoglio i libri di storia, contemplo le falde preistoriche della collina di questo convento di S. Barnaba dove stò scrivendo, e prendo coscienza che tutto sarebbe andato perduto senza questo Mediatore, questo Sacerdote, questa persona di carne, ossa, anima e divinità, dalla presunta data della sua nascita si comincia a contare il tempo e la Storia!
Proprio Tu, Gesù, e nessun altro poteva regalare qualcosa al Padre! Tocca tu il cuore a ogni Sacerdote, a ogni fedele che partecipa all'Eucarestia, al pensiero che, in Cristo Gesù, noi piccole formichine calpestabili da ogni passante, noi fiorellini di campo "che al mattino sboccia" e alla sera, appassito, dissecca, proprio noi soffio di polvere disperso nell'immensità dello Spazio e del Tempo, proprio noi possiamo offrire (ma ci pensi? Noi, offrire?) qualcosa, noi niente offrire qualcosa al Tutto! E tutto per te, Gesù, unico Sacerdote.
Concedimi, Signore Gesù, l'intimità con la tua umanità! Risveglia nel mio cuore il fascino supremo della tua armonia personale, della tua sovrana libertà, del tuo schieramento leale per gli Ultimi,
della tua limpidezza interiore, della tua squisita sensibilità, della tua intuizione penetrante....
Fà di me un invidioso ed un impaziente della tua umanità: fa di te la persona umana che più penso, che più scruto, alla quale più desidero, appassionatamente, di assomigliare.
La persona di cui più vorrei che si innamorassero le persone di cui mi sono innamorato!
Ma concedimi parimenti, Signore, l'attenzione palpitante per il Mistero che ti abita, per il volto di Dio che traspare dal tuo volto, per l'onniscienza del tuo pensiero, per il valore definitivo delle tue parole, per l'efficacia misteriosa della tua croce, per la onnipotenza della tua resurrezione.
Perchè solo così posso vivere e sopravvivere senza costringermi a dimenticarmi di essere mortale.
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