Papà: S. Giuseppe - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Papà: S. Giuseppe

P > Papà
Mt 1,16: "Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale nacque Gesù.
S. Giuseppe, manda anche a noi dei Papà come te, uomini forti e maturi, che sappiano inginocchiarsi davanti al mistero della fede, senza vergognarsi al pensiero di essere considerati deboli e femminili. Papà capaci di mettersi in umile ascolto della superiorità spirituale delle proprie spose, riconoscendo nell'umiltà il segnale della propria maturità.
Papà capaci di inginocchiarsi veneranti davanti al Mistero del grembo di ogni maternità senza preoccuparsi anzitutto del referto medico sulla salute del nuovo arrivo.
Papà capaci di accogliere in consapevole esultanza un figlio non cercato e non atteso, credendo che la Provvidenza troverà posto anche per lui.
Papà serenamente sensibili al rispetto dell'intimità fisica con la loro sposa, nell'attesa del momento in cui quel gesto prezioso possa esprimere tutta la donazione che significa.
Papà capaci di fermarsi in venerante silenzio davanti al mistero dei loro figli, prima di informarsi se hanno il mal di pancia o come è andato il compito in classe a scuola.
Papà desiderosi di parlare del Signore ai loro figli nel rispetto della loro libertà insieme alla trepidante speranza che essi ne raccolgano il messaggio, come quando sperano che riescano nella vita.
Papà desiderosi di presentare ai loro figli la virtù virile del pudore che si muove verso il corpo della donna bussando sempre prima alla porta del suo cuore.
Papà meravigliosi, capaci di capire di non capire davanti ai misteri della vita, del cuore, del dolore, della fede.
Papà desiderosi di vivere i conflitti del mondo del lavoro e della disoccupazione senza accontentarsi del fatto che il lavoro alla loro famiglia non manca.
Papà che vivano nella propria casa come sosta preziosa per l'incontro e il dialogo, per gli appuntamenti festivi, senza sprofondarsi nella poltrona, accecati dalla strega televisiva, dietro porte blindate, finestre a doppi cristalli, lontani dal resto del mondo.
S. Giuseppe, protettore della buona morte, rendici capaci di domandare in famiglia di essere avvertiti al sopraggiungere della malattia inguaribile: saremo così accompagnati da mani amiche, nel silenzio palpitante e consapevole della preghiera comune, verso l'ultimo traguardo.
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