Occhi: per vederTi! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Occhi: per vederTi!

O > Occhi
Gv 12,21: "Vogliamo vedere Gesù".
Quante volte, Signore, abbiamo invidiato i tuoi apostoli che ti hanno potuto vedere. Eppure quante volte ti hanno visto, risorto, e non ti hanno riconosciuto.
Concedi a noi occhi puri, puliti e luminosi, se non per vedere Te, che finora non ci è concesso, almeno per riconoscere le tue tracce quando i tuoi passi incrociano il nostro cammino.
Tu ti manifesti, Signore, ai discepoli dopo lo scacco della croce. Voglio immaginarmi lo sguardo smarrito dei tuoi che ti avevano a lungo fissato predicatore della buona novella e operatore di prodigi. E ora ti cercano come si cerca un Amore abbracciato e subito smarrito.
Modella i miei occhi, Signore, aguzzando il mio sguardo nella ricerca affannosa del tuo volto.
Fammi ricordare tutte le volte che ho inseguito nella folla il volto della persona inseguita dai miei occhi, desiderata dal mio cuore, sognata dalla mia anima, e concedimi poi di inseguire, con più vivo desiderio, il riflesso del tuo volto negli specchi offuscati degli avvenimenti comuni.
I tuoi discepoli avevano con loro qualcuno capace di prendere l'iniziativa: Pietro disse loro: "Io vado a pescare". E in mezzo al fallimento di quella notte si erano così avvicinati all'alba del tuo incontro. Metti sul cammino della mia vita le sentinelle della mia notte, capaci di prendermi per mano, rispettose delle mie paure e pur tuttavia forti del tuo coraggio, per alzarmi dal sasso delle mie stanchezze e correre incontro al tuo volto che ancora non intravvedo. Ma deve assolutamente esserci!
I tuoi discepoli non si erano accorti di Te che stavi loro accanto, allora sul lago come quel giorno a Emmaus. Dona anche a me il sobbalzo di ripetere con loro: "ma non ci ardeva forse il cuore in petto mentre andavamo per strada con Lui?".
I tuoi discepoli hanno creduto senza prove alla tua parola ed hanno gettato nuovamente le reti, quando non c'era nessuna umana ragione per farlo. Conduci i miei passi, Signore, sul sentiero della fede irragionevole quanto basta per toccare con mano che esiste qualcosa, Qualcuno, che non si tocca con mano, ma ci tocca il cuore più di tutte le cose che si toccano con mano!
I tuoi discepoli non sapevano vedere con gli occhi ma il discepolo che più era stato amato dal tuo cuore, ha saputo riconoscerti con il proprio cuore. Dammi un cuore capace di leggere nel cuore Tuo e dei fratelli, quello che gli occhi non sanno vedere!
Simon Pietro, che non vedeva, credette subito alla voce di Giovanni che ti aveva "visto". Concedi anche a me che non ti vedo, Signore, di ascoltare con cuore pronto la voce di quelli che invece, più indifesi di me, in qualche modo ti hanno "visto".
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