Carità: effusa nei nostri cuori (Ef3)
C > Carità
Ef 3,17 Radicati e fondati nella Carità."
"e le lingue degli angeli"(13,1b) Quante volte, Signore, mi sono
sentito esperto conoscitore del tuo Vangelo,
sicuro della vita eterna, e poi di fatto attirato dalla comodità, dalla
pigrizia, dal luccichio di superficiali
bellezze, trafitto da una notizia spiacevole, tanto vulnerabile da uno sguardo,
da una telefonata, anziché
affondare nelle radici della fede la invulnerabilità del mio cuore!
Insegnami, Signore, a farmi vero scolaretto delle persone, dei figli, delle
situazioni, delle Tue parole interiori!
Beato me quando alla fine della giornata avessi saputo imparare molto di
più che insegnare!
(13,2a) la "profezia": è il dono del discernimento.
Che incanto, Signore, quando ho incontrato persone realmente capaci di leggersi
dentro, calando le maschere e abbassando le difese, per lasciarsi leggere dallo sguardo
penetrante e misericordioso del Signore e perfino dallo sguardo inquietante dei fratelli!
Grazie, Signore, per chi ha saputo discernermi dentro, senza invadermi ma
anche senza conniventi silenzi. Fammi considerare il dono della correzione
fraterna un vero regalo se pur offerto malamente. Insegnami a dare subito un
po' di ragione a chi mi discerne correggendomi senza barricarmi su di una
intimorita difensiva.
Metti sui miei
passi chi sa leggere il disegno di Dio anche negli avvenimenti spiacevoli come
la malattia, una separazione, una delusione, un tradimento.
Grazie per chi
ha saputo leggere come Te, diritto sulle nostre righe storte, e maturare in
saldezza della fede anche quando la delusione veniva da autorevoli persone di
Chiesa.
Grazie per quando io stesso ho l'impressione di avere delle "felici
intuizioni" o delle vere Tue "ispirazioni". Mi accorgo che
questo mi càpita solo quando penso e parlo solo per amore: se amo prima di
pensare, se non penso senza amare.