Le crisi valoriali e il fine dell’uomo: Positivismo
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Il positivismo, infatti, pone la morale tra i valori e sostituisce l’etica con la psicologia o la sociologia per dichiarare l’individuo sempre libero, anche dalle colpe; la psicologia pone ogni responsabilità sulla società, il nominalismo proclama solenni diritti e l’eccesso individualista prescinde da assunzioni di responsabilità e da rinunce volte a offrire beni a servizio dei più deboli.
Le coscienze dovrebbero agire in libertà e corresponsabilità nella verità dei contributi che edificano una vita degna, con responsabilità personale sui comportamenti per ciò che l’uomo è, può fare e deve essere. Il rifiuto ad agire è giustificato, anzi d’obbligo, solo a fronte di comandi moralmente cattivi, come ultimo mezzo di dignitosa difesa della verità e di sollecitudine per il bene.