Le crisi valoriali e il fine dell’uomo: Ateismo e apriorismo
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Nessuno può togliere dignità e responsabilità all’uomo che risponde a Dio, ma l’ateismo prescinde da esse e nega la trascendenza a chi sente il bisogno di salvezza nell’inadeguatezza a conseguire i beni desiderati; in tale precarietà e insicurezza è favorito l’egoismo.
In continuità, l’apriorismo slega la comprensione dall’esperienza e ritiene l’etica solo una scienza descrittiva della morale. Tuttavia, il bisogno di verità spinge a comprendere come la realtà della morale è data nell’esperienza: l’io incontra il dovere e lo pone in relazione al bene con le domande su cosa fare e perché.