Le crisi valoriali e il fine dell’uomo: Secolarismo e relativismo
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Mentre il secolarismo astrae da Dio, il relativismo sminuisce la norma morale e i suoi valori per negare che un atto possa essere illecito di per sé; il culto del produrre, consumare e piacere ignora l’anima e il senso del peccato è ridotto a ciò che offende l’uomo, perdendo radici, fini e possibilità di svelare i misteri su di sé, disconoscendogli la responsabilità e la capacità di agire e di peccare.
Smarriti destino e responsabilità, l’individuo è poco sensibile alle cose ultime, trova solo purgatori o inferni personali, non più minacciabili e che non fanno paura, nella ricerca di paradisi consumistici in cui si godono i beni terreni.