L'ateismo prende a pretesto le ingiustizie storiche per pensare ad un mondo senza Dio, in cui sia necessario togliere la speranza e ridefinire la giustizia violando la legge naturale.
Mettere al centro l’individuo imposta relazioni errate, indebolisce i vincoli con il mondo e fa sognare un dominio prometeico senza debolezze; eppure l’uomo è già signore dell’universo, come amministratore responsabile.
Senza una prospettiva di vita eterna, lo sviluppo è disumano, cerca possessi e una salvezza autonoma; solo riconoscendo nell’altro l’immagine divina, si matura l’amore nella cura dell’altro e per l’altro. Si sconfigge l’individualismo se si esce dall’io verso l’altro, conoscendo e curando valori e vantaggi altrui, contrastando la sofferenza e il degrado.