La Scolastica valorizzò la persona: essa può essere profondamente trasformata dalla salvezza, affinché renda atti buoni, e dalla grazia, che sana, eleva e consente atti soprannaturali.
Nonostante le obiezioni di Lutero, il Concilio di Trento confermò la grazia come dono interiore concesso da Dio per i meriti di Gesù Cristo, che ci rende giusti; Benedetto XVI evidenziò che con la Fede si deve osservare una regola di condotta, una morale viva e non un codice astratto.
La riconciliazione con Dio avviene per pura grazia di Dio, in un giudizio che mostra la gravità del peccato; Cristo, l’unico ad aver adempiuto l’intera legge, ha subito la morte del peccatore per noi peccatori per distruggere la maledizione della legge e nell’immeritato abbandono sulla croce ha continuato ad amare Dio. La riconciliazione ha origine in Dio e nel suo amore, per cui la croce dimostra ed esprime la volontà di salvezza.